Export altalenante Crisi senza tregua

Performance altalenante nei primi mesi dell’anno per l’export italiano, che porta ad un calo trimestrale delle vendite sui mercati esteri dell’1,5%, nei dati destagionalizzati, a fronte di un incremento delle esportazioni di Germania e Francia, rispettivamente dell’1,6% e dello 0,2% su base annua.

A sottolinearlo è Assocamerestero evidenziando che la flessione anche sul lato import (-3,1%), dovuta soprattutto al crollo della componente energetica (-32,5%), conduce ad un incremento del saldo della bilancia commerciale di circa 1,2 miliardi, sempre nei dati destagionalizzati, per un valore complessivo di 13 miliardi.


A livello settoriale, la meccanica si conferma traino del Made in Italy con una quota export del 18,3% e un surplus nel trimestre pari a circa 10,8 miliardi di euro. Da segnalare nel mese di marzo il forte incremento delle vendite di mezzi di trasporto (+10,5%), che arrivano a sfiorare il +18% al netto degli autoveicoli.

«Le forti incertezze dei mercati internazionali sembrerebbe stiano portando le imprese italiane a modificare la propria strategia di presenza all’estero. Poichè si stanno riducendo i prezzi di acquisto, le aziende stanno infatti riducendo anche quelli di vendita, e ciò per mantenere la presenza su alcuni mercati internazionali strategici» commenta Gian Domenico Auricchio, presidente di Assocamerestero.

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