Trento Fiere, molti punti di domanda Dubbi sulla newco dei mercatini natalizi

di Franco Gottardi

Chi raccoglierà l'eredità di Trento Fiere? Si farà una nuova società, sotto la regia del Comune, o di promozione di mercatini e esposizioni si occuperà direttamente l'Azienda di promozione turistica? Domande che non hanno per il momento risposta. E nel momento di black out della società, rimasta a sorpresa senza una guida dopo che nell'assemblea di venerdì Battista Polonioli ha rifiutato il ruolo di amministratore unico, aumentano le preoccupazioni per il futuro.

«Sia chiaro che non si dovrà perdere neanche un giorno di esposizioni» ha detto l'assessore comunale a commercio e turismo Roberto Stanchina in assemblea. Ma proprio il Comune, indicato come regista della nascita e della gestione della nuova società nella delibera con cui la Provincia in dicembre cedeva il pacchetto di maggioranza a Patrimonio del Trentino, non ha ancora chiarito come intende muoversi.

In passato proprio Stanchina aveva ipotizzato la nascita di una nuova società, una Trento Eventi che mettendo assieme le forze del consorzio dei commercianti del centro, dell'associazione che si occupa delle feste vigiliane e di altri soggetti del settore, gestisse la delicata fase di distacco dalla Provincia ma soprattutto di perdita della sede espositiva di via Bomporto. Il progetto sembrava piacere a tutti i potenziali attori. Ma a quanto pare è rimasto un'ipotesi.

«Che lavorando assieme le cose possono andare meglio è un dato di fatto ma che cosa fosse in realtà quel progetto e come si intendesse costituirlo non avevo idea. E da allora nulla è cambiato, è un'idea rimasta lì e non ho mai saputo se ci fosse qualcosa in più» spiega Giorgio De Grandi, presidente del Consorzio Trento Iniziative, uno dei soggetti potenzialmente interessati. «Certo non ci sono risorse e senza soldi è difficile partire, ma è chiaro comunque che la proposta deve arrivare dall'ente pubblico» aggiunge.

Proposta non pervenuta. Stanchina sostiene che gli approfondimenti tecnici hanno fatto emergere difficoltà a far quadrare i conti per una società del genere. E venerdì a margine dell'assemblea ha avanzato un'ipotesi alternativa: di organizzazione di mercatini ed eventi fieristici potrebbe occuparsi direttamente l'Apt con una sezione dedicata che assorba il ramo d'azienda di Trento Fiere.

«Un'idea di cui stiamo discutendo da un po'» conferma il presidente Franco Bertagnolli. «Io credo - commenta De Grandi, che fa parte del cda dell'Azienda di promozione - che l'Apt debba limitarsi a promuovere e non ad organizzare. Comunque gli annunci vanno bene ma agli annunci dovrebbero seguire i fatti».

Insomma, le uniche certezze sono che con l'anno prossimo gli attuali spazi espositivi all'ex ortofrutticola non saranno più disponibili, occupati dalla nuova mensa universitaria. E mentre per i mercatini bastano le casette in città, per gli altri eventi espositivi si ipotizza, in attesa di ipotetiche nuove sedi all'ex Italcementi o al posto dello stadio Briamasco, l'uso dei piazzali e di tensostrutture. Chi gestirà questa situazione però è tutto da vedere.

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