Il prezzo del petrolio si è dimezzato Ma la benzina resta troppo cara

di Angelo Conte

Nonostante il prezzo del petrolio sia dimezzato in un anno, dai circa 100 dollari al barile dell’agosto scorso ai 50 circa del mese scorso, la benzina non scende con lo stesso ritmo. E per gli automobilisti trentini i maggiori costi su base annua legati al prezzo della benzina sono elevati, almeno stando ai calcoli effettuati da Adusbef e Federconsumatori. Secondo le due associazioni dei consumatori, infatti, il prezzo al litro della benzina è più alto di 9 centesimi rispetto a quello che dovrebbe essere seguendo l’andamento del prezzo del petrolio. Se si considerano i consumi medi dei trentini, pari a circa 82.000 tonnellate di benzina annui, il costo aggiuntivo per le famiglie trentine, solo per quanto riguarda quelli diretti, è pari a circa 10 milioni di euro su base annua o 5 euro in più circa per un pieno di 50 litri. Se al maggior costo del pieno vero e proprio si aggiungono anche i costi indiretti, legati all’aumento del costo dei trasporti delle merci per l’aumento dei carburanti in generale, ecco che il costo sale ancora e si tramuta in 87 euro pro capite in più sempre su base annua.

Dalla crisi aumento del 35%
Nel 2008, primo anno della crisi, a oggi per gli automobilisti, tra alti e bassi, il prezzo di un pieno è aumentato di quasi un quarto per il gasolio e di oltre un terzo per la benzina. A dicembre 2008, nel pieno della crisi causata dallo scoppio della bolla Lehman e del suo fallimento deciso nel settembre di quell’anno, la benzina costava mediamente a Trento città attorno all’1,12 euro al litro, il gasolio era al di sotto di 1,1 euro al litro. Oggi siamo rispettivamente a cifre più alte del 24% circa per il gasolio e del 35% circa per la benzina. Un pieno, insomma, oggi costa per la benzina circa 20 euro in più a pieno e 15 euro in più per il diesel.

Petrolio giù, prezzi in aumento
Nonostante da inizio anno i prezzi del petrolio siano in calo, quello medio della benzina a Trento è in aumento di circa il 4%, mentre quello del gasolio arretra solo dello 0,5% almeno stando alla verifica sul campo di alcuni distributori. In ogni caso, se si guarda al prezzo del petrolio, ad agosto il valore medio del barile è sceso ancora dai circa 49 dollari al barile di gennaio ai 48 circa di agosto. La riduzione del prezzo si stenta a vedere, mentre a luglio l’aumento, a seguito di quello del Brent che era salito a 56 dollari, era stato molto evidente. Sui prezzi di gennaio, secondo l’Osservatorio del ministero dell’economia, quelli di luglio erano aumentati di un euro a litro per il gasolio fai da te e di quasi un euro sulla benzina fai da te.

Agosto, spazio per riduzioni
Secondo i consumatori il calo del prezzo del petrolio nell’anno solare tra agosto 2014 e agosto 2015 permetterebbe altri spazi di riduzione della benzina. I dati dell’agosto 2014 sul brent, infatti, vedevano un barile costare oltre 102 dollari, contro i 48 circa dell’agosto di quest’anno. La riduzione del costo della materia prima, che però incide solo per una percentuale sulla formazione del prezzo finale alla pompa, è stato in un anno di circa il 50%, mentre il prezzo della benzina, secondo i consumatori, è calato ma non proporzionalmente come accaduto per il petrolio. Se si guarda ai prezzi medi della benzina rilevati dal ministero dell’economia, infatti, a metà agosto del 2014 il prezzo al litro era di 1,749 euro al litro, un anno dopo è sceso a 1,563 euro al litro. Il calo complessivamente è stato pari al 10,6% contro il 50% circa del prezzo del petrolio. Per questo i consumatori minacciano di ricorrere alla giustizia contro l’atteggiamento dei petrolieri che, a loro dire, non avrebbero abbassato come nelle loro possibilità, il prezzo della benzina.

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Se facciamo una breve analisi partendo dai dati di gennaio, i distributori in città erogano in questi giorni benzina a un prezzo maggiore rispetto a quella data, quando il valore medio della benzina era di 1,453 euro al litro, mentre quello del gasolio di 1,370 euro al litro. Il costo della benzina quindi è salito del 4,82%. Ieri pomeriggio infatti, la media del costo al distributore (senza servizio) era di 1,523 euro al litro per quanto riguarda la benzina, mentre allo stesso tempo, abbiamo registrato un prezzo medio del gasolio di 1,362 euro al litro, di conseguenza in leggero calo rispetto a gennaio. In ogni caso, il costo della benzina rimane comunque sotto gli standard di fine 2014, prima del sensibile calo registratosi a inizio anno 2015.

In città, prezzi identici per gli automobilisti sia all’Eni del cavalcavia di S. Lorenzo, che a quello di via Maccani e all’Esso di Viale Verona, che fermano il prezzo della benzina a 1,524 euro al litro, con un costo che è quindi nella media.
I più economici sono invece il Q8 di Via Bolzano, verso Gardolo, con la benzina a 1,509 euro al litro, e, inaspettatamente (leggendo i dati dei mesi e anni passati passati) quello di Via del Ponte a Ravina, con un prezzo di 1,504 euro al litro, il minore tra quelli registrati ieri pomeriggio. Anche il distributore Repsol di Viale Verona propone un prezzo basso rispetto alla media registrata, facendo pagare un litro di benzina 1,513 euro al litro, come anche i vicini dell’Eni, davanti al Superstore, con un prezzo che varia di pochissimo. Il prezzo più alto lo abbiamo invece registrato in Via Valsugana (benzina a 1,569) al Q8, il distributore che, a differenza degli altri, si trova fuori mano rispetto al centro cittadino e risulta essere uno tra i più cari della città. Per gli automobilisti non resta quindi che sperare in un ulteriore calo dei costi, visto quanto sta accadendo nel mondo in questi giorni, posto che non è veritiero il binomio calo petrolio, calo benzina.

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