Il 13 giugno artigiani in piazza contro i «furbetti» degli appalti

Scoppia la protesta artigiana contro i ritardati o mancati pagamenti nei crac aziendali, negli appalti, nei lavori pubblici. La scintilla è la crisi della Btd Servizi Primiero, ora in liquidazione coatta amministrativa, ma i casi sono numerosi. Così, tre anni dopo la grande manifestazione del maggio 2012, artigiani e piccole imprese tornano in piazza sabato prossimo 13 giugno.

di Francesco Terreri

Scoppia la protesta artigiana contro i ritardati o mancati pagamenti nei crac aziendali, negli appalti, nei lavori pubblici. La scintilla è la crisi della Btd Servizi Primiero, ora in liquidazione coatta amministrativa, ma i casi sono numerosi. Così, tre anni dopo la grande manifestazione del maggio 2012, artigiani e piccole imprese tornano in piazza sabato prossimo 13 giugno. Assoartigiani li ha convocati alle 10 al Teatro Sociale, ma si dice certa che, come l'altra volta quando c'erano 2.000 persone, sarà riempita anche piazza Battisti.

«Senza artigianato muore anche il Trentino» è lo slogan della manifestazione. Sull'artigianato, e sul Trentino, pesano «pressione fiscale, burocrazia, stretta creditizia, appalti scellerati, concordati in continuità, abusivismo diffuso, illegalità crescenti». Mentre la «distratta» politica povinciale si mostra, secondo Assoartigiani, «ricca di privilegi e di vitalizi».

«La necessità di una manifestazione - afferma il presidente di Assoartigiani Roberto De Laurentis - nasce dalle assemblee territoriali. Siamo partiti da Btd perché è il caso che ci è stato segnalato in giro per i territori, a partire da Rovereto».

Ma non c'è solo quello. «Ci sono pagamenti pubblici, anche della Provincia, che non arrivano agli artigiani subappaltatori per problemi dell'azienda appaltatrice - enumera De Laurentis - Nel caso della Silvelox, dove i lavoratori e l'attività sono stati salvati, sono nei guai i trasportatori in esclusiva della vecchia azienda».
De Laurentis spiega le ragioni dell'iniziativa in un editoriale sulla rivista dell'associazione, pensato come una sorta di lettera aperta al presidente della Provincia Ugo Rossi , che come gli altri esponenti politici sarà invitato a partecipare alla manifestazione per ascoltare le proposte degli artigiani.

«Caro presidente Rossi ti scrivo» inizia De Laurentis parafrasando Lucio Dalla . «Due mesi fa, in piena volata elettorale, chiudeva l'attività con debiti per 27,5 milioni di euro, come riporta la stampa locale, l'impresa di costruzioni Btd. Coinvolgendo 53 imprese artigiane per oltre 2,1 milioni di euro».

«Tragedie già viste e vissute - prosegue De Laurentis - sceneggiate di bravi imprenditori industriali che, una volta drenate le risorse pubbliche di Trentino Sviluppo o di qualche Confidi, chiudono l'attività lasciando a spasso dipendenti, collaboratori, subappaltatori, fornitori. Naturalmente dopo avere intascato il denaro dei debiti non onorati e messo in sicurezza il proprio capitale. Pronti a partire, nella stessa attività, con una diversa ragione sociale».

«Stavolta però - sottolinea De Laurentis - qualcosa non torna, perché Btd non fa riferimento a un avido padrone ma al mondo della cooperazione. Un mondo a cui la politica non ha mai lesinato e non lesina aiuti. Perché chi doveva controllare i bilanci Btd non l'ha fatto? Perché l'impresa edile Marsilli, acquistata da Btd, ha vinto un appalto pubblico con un ribasso del 60,179%? Perché nei lavori pubblici eseguiti da Btd, pure in presenza di una norma specifica ottenuta dalla nostra Associazione dopo la manifestazione del maggio 2012, non si applica all'artigiano il pagamento diretto del subappaltatore da parte dell'ente appaltante, cioè dei Comuni o della Provincia?». Sono solo alcune delle domande che gli Artigiani pongono a Piazza Dante. E chiedono a Rossi e alla politica «di immaginare e realizzare un nuovo modello economico trentino».

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