In Trentino un proprietario su dieci ha almeno sei case

di Angelo Conte

In Trentino la distribuzione della ricchezza immobiliare è molto squilibrata: i più ricchi possiedono infatti un numero di immobili 12 volte superiore al 10% meno abbiente della popolazione. Non solo, se si considera il valore catastale degli immobili, il moltiplicatore sale a 20 contro 1. Ovvero l'ultimo percentuale dei trentini (l'1% di chi dichiara un reddito) possiede immobili che valgono 20 volte tanto quelli dei trentini che si trovano nel 10% più povero dei contribuenti provinciali.

A fare un quadro della ricchezza immobiliare provinciale è l'Irvapp, l'Istituto che misura l'andamento della situazione socio-economica e che fa parte dell'Fbk, la Fondazione Bruno Kessler. Il rapporto, basato sulle dichiarazioni dei redditi del 2012, quindi relative a quanto percepito nel 2011, per la prima volta mette in evidenza come in Trentino ci sia una forte concentrazione di patrimonio immobiliare.

«Il lavoro ha inoltre messo in evidenza che - si legge nel rapporto Irvapp-Fbk -malgrado una cospicua diffusione della ricchezza immobiliare (il 50% dei contribuenti possiede almeno una quota di un immobile), la collettività provinciale è caratterizzata da un'elevata concentrazione di ricchezza immobiliare». Più in dettaglio si è mostrato che «i contribuenti con redditi posti nell'ultimo percentile posseggono mediamente un numero di immobili 12 volte superiore a quello dei contribuenti con redditi collocati nel primo decile. Se inoltre si guarda al valore di questi immobili, la concentrazione di ricchezza risulta ancora maggiore. Mediamente, infatti, gli immobili detenuti dai percettori di reddito elevato sono anche di valore maggiore. Usando come indicatore del valore immobiliare la rendita catastale, si può osservare che i contribuenti che appartengono all'ultimo percentile posseggono una ricchezza immobiliare pari a 20 volte quella dei contribuenti nel primo decile di reddito».
Insomma, l'1% dei più ricchi ha un patrimonio immobiliare 20 volte superiore al 10% più povero dei contribuenti trentini.

Complessivamente la rendita media delle abitazioni (385.000 quelle dichiarate dai contribuenti trentini nel 2012) è pari in provincia a 440,8 euro annui. Ma c'è forte differenza tra i proprietari più ricchi, l'1% dei contribuenti, che hanno appartamenti o immobili a uso produttivo in genere, che hanno una rendita di 785,4 euro annui e il 10% più povero che ha 431,3 euro annui di rendita media per l'immobile di proprietà. 

Ancora più impressionante è la distribuzione numerica degli immobili nella popolazione trentina. Nel calcolo degli immobili - spiega l'Irvapp - sono stati considerati solo quelli ad uso residenziale o produttivo, escludendo quindi quelli dichiarati come pertinenza dell'abitazione principale o di un immobile tenuto a disposizione. Nel 2011 (dichiarazioni 2012) il totale dei percettori di reddito è stato di circa 414 mila, e di questi il 50% risulta proprietario di immobili o di quote di esso. Tra questi, circa la metà possiede un solo immobile (quasi 100.000 soggetti), mentre più di 20.000 soggetti sono proprietari di almeno 6 immobili. La maggior parte dei fabbricati dichiarati sono le cosiddette prime case (34,2%). Il 20,4% degli immobili sono liberi (a disposizione), il 19,7% sono in affitto, il 5,5% in uso gratuito a un familiare. Il restante 20,2% è costituito dagli immobili di interesse storico/artistico, dai beni condominiali e altro.

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