Case, prezzi ancora giù. Salgono mutui e acquisti

di Angelo Conte

Riduzione del tasso medio di interesse richiesto sui mutui che a giugno ha raggiunto il livello più basso da due anni e mezzo a questa parte (3,44% contro il 3,67% di dicembre 2012). Miglioramento, seppure ancora lieve, dell'erogazione di credito alle famiglie che acquistano appartamenti. Infine, maggior richiesta da parte della clientela che si traduce in un numero maggiore di compravendite, anche se gli esperti del settore ancora non parlano di ripresa, ma di lieve miglioramento. Miglioramento che non diventerà strutturale, secondo la Fiaip, se non ci sarà un'azione di riduzione della tassazione sulla casa.
Il mercato immobiliare trentino, insomma, inizia a dare qualche segnale di timido risveglio. Ormai da inizio 2014 a oggi sono diversi gli indicatori che fanno pensare che si stia uscendo dalla gelata della domanda che tra 2012 e 2013 ha fatto segnare una contrazione ulteriore dell'interesse per l'acquisto della casa. A giugno di quest'anno, secondo i dati di Banca d'Italia, il valore dei mutui erogati alle famiglie trentine per l'acquisto di un appartamento sono saliti dell'1,7% rispetto a un anno prima. Si tratta della quarta variazione positiva negli ultimi quattro semestri, da dicembre 2012 (+0,7% sul dicembre 2011) a giugno di quest'anno, passando per giugno 2013 (+0,8%) e dicembre 2013 (+1,5%).
In totale, alla fine del primo semestre di quest'anno, sui prestiti di banche e società finanziarie alle famiglie consumatrici i mutui per l'acquisto di abitazioni rappresentano il 59,2% del totale. Le erogazioni, nel complesso, sono ancora lontane dai livelli precrisi, ma si tratta di un piccolo segnale di crescita della domanda, come conferma anche chi opera nel campo dell'intermediazione immobiliare. «La situazione è migliorata, seppur di poco, rispetto all'anno scorso - spiega il responsabile trentino della Fiaip, la Federazione degli agenti immobiliari Michele Zaniboni - In particolare, se si riesce a chiedere prezzi in linea con il momento del mercato e quindi in calo rispetto ai prezzi pre-crisi, sull'usato si riesce a vendere bene». Le richieste che arrivano, più numerose di un tempo, sul fronte degli appartamenti riguardano «i bicamere da 90-100 metri che sono richiesti dalle famiglie. Altra tipologia che in questa fase va è quella delle casette con giardino» continua Zaniboni.
Nel primo trimestre del 2014, dopo un 2013 in cui le vendite erano aumentate rispetto al 2012 in maniera netta, ha visto un totale di 2.200 compravendite, in linea col primo trimestre 2013 e circa il 40% in più sul primo trimestre del 2012 (erano state solo 1.581).
A favorire gli acquisti, oltre a un maggior accesso al credito e a una migliore domanda, c'è soprattutto la costante diminuzione dei prezzi degli immobili messi in vendita in Trentino. Se si guarda all'andamento nel solo capoluogo, il prezzo medio degli immobili in vendita (fonte immobiliare.it) è sceso dai 2.979 euro di novembre 2012 ai 2.770 di ottobre scorso (-7%). In provincia, senza contare i dati di Trento città, nello stesso periodo si è passati da 2.714 a 2.459 euro al metro quadro (-9,3%). «Ma i prezzi devono ancora calare - ribadisce Zaniboni - e soprattutto non ci deve essere un aumento delle tasse sulla casa, come invece temiamo arrivi dalla riforma del catasto».

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