Sant'Orsola licenzia il direttore Scrinzi

La cooperativa dei piccoli frutti di Sant'Orsola, protagonista di un vero e proprio miracolo economico negli anni scorsi - e oggi alle prese con bilanci nettamente più magri - è a una svolta. Il cda ha deciso (pare all'unanimità, ma il presidente  Bertoldi  risponde all' Adige  che nulla può dichiarare) di interrompere il rapporto con il direttore  Michele Scrinzi , con tempi e modalità che saranno definiti in questi giorni, ma che comunque dovrebbero interrompere la collaborazione ben prima della scadenza naturale del contratto (altri due anni)

La cooperativa dei piccoli frutti di Sant'Orsola, protagonista di un vero e proprio miracolo economico negli anni scorsi - e oggi alle prese con bilanci nettamente più magri - è a una svolta. Il cda ha deciso (pare all'unanimità, ma il presidente  Bertoldi  risponde all' Adige  che nulla può dichiarare) di interrompere il rapporto con il direttore  Michele Scrinzi , con tempi e modalità che saranno definiti in questi giorni, ma che comunque dovrebbero interrompere la collaborazione ben prima della scadenza naturale del contratto (altri due anni).
Martedì sera il folto consiglio d'amministrazione della cooperativa Sant'Orsola ha discusso la situazione economica-finanziaria e le linee di gestione alla luce di un rapporto molto critico da parte del super-consulente chiamato qualche mese fa dalla Federazione ad affiancare i vertici della cooperativa: niente meno che  Fabio Rizzoli   (nella foto)  che, lasciato da poco il timone di Mezzacorona, e avendo conservato solo la supervisione dei feudi siciliani, aveva tempo a disposizione per mettere il suo naso di esperto di management agricolo anche in frutti più piccoli dell'uva e delle mele di cui è specialista.
Le conclusioni di  Rizzoli  sono state drastiche e la severità di un giudizio così autorevole ha portato il consiglio d'amministrazione - ad inizio seduta diviso tra favorevoli e contrari alla conferma della fiducia nel direttore - a scegliere la strada della risoluzione del rapporto di collaborazione con  Scrinzi , con modalità da definire. Se non altro per evitare cause di lavoro e danni economici alla cooperativa che, in questa fase, non può permettersi passi falsi e costi extra non strettamente necessari.
Non si tratta di un giudizio negativo sulla gestione  Scrinzi , ma si è preso atto - dicono le fonti consultate dall' Adige  (anche il direttore ieri è rimasto irraggiungibile) - che, dopo un confronto dialettico in corso da tempo tra presidenza e direzione, c'era necessità di intraprendere una strada nuova, soprattutto dal punto di vista commerciale-marketing.
La consulenza del mitico ex condottiero di Mezzacorona Rizzoli ha avuto il nulla-osta di  Luca Rigotti (non c'era incompatibilità con il business frutticolo del gruppo rotaliano) e sostenuta anche da  Flavio Eccher, un ex del colosso, consigliere d'amministrazione di Sant'Orsola.  pgh

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