Pergine Festival: va in scena la coscienza globale

di Antonia Dalpiaz

È più che mai necessario attivare una coscienza globale in un mondo che esige sempre più una partecipazione collettiva che supera i confini e diventa interazione, confronto e necessità di mettersi in gioco in scala planetaria, tenendo conto delle nuove tecnologie ma anche del valore di appartenenza e comunità.

Questi gli interessanti spunti e le sollecitazioni legate a Pergine Festival arrivato alla sua 44ª edizione e presentato ieri a Trento. «Un evento importante ed una realtà consolidata a livello internazionale grazie ad un un lavoro di equipe premiato per professionalità e lungimiranza che si è guadagnato i finanziamenti europei. Un volano che non solo ha confermato il valore culturale, ma ha rafforzato quello economico con un afflusso di spettatori di anno anno sempre più consistente» ha affermato il vice presidente di Pergine Spettacolo Aperto Michele Andreaus.

Con una settimana di anticipo rispetto all’edizione precedente, il Festival parte il 28 giugno e si conclude il 13 luglio, animando con innumerevoli iniziative strade, luoghi e strutture della città di Pergine. «Un programma che coinvolge tutti e che si traduce in più momenti artistici legati principalmente ai linguaggi contemporanei - ha aggiunto Carla Esperanza Tommasini, direttrice artistica del festival -. Torneranno i Circolo Bergman il 30 giugno all’ex rimessa Carrozze con “Bilderatlas” che esplora il potere delle immagini. Il 4 luglio in prima nazionale il lavoro “Tierras del sur” al teatro Comunale con gli artisti ibero americani Azkona & Toloza sulla storia contemporanea argentina. “Atto di Adorazione” sarà proposto da Dante Antonelli il 5 luglio, che offre uno spaccato di gioventù contemporanea che reclama il suo diritto ad esserci.

Il 6 luglio “Viaggio al termine della notte” di Louis Ferdinand Céline con Elio Germano e Teho Teardo a cui farà seguito l’11 luglio “Amour” del collettivo romano Dynamis che collega teatro professionale a teatro amatoriale. Il 12 luglio Giuliana Musso riscrive Kafka con “La scimmia” che indaga la capacità di sopravvivenza. “Calcinculo” è la traduzione musicale del mondo che ci circonda, offerta da Babilonia teatri il 13 luglio. Elisabetta Consonni è la vincitrice del bando Open/creazione urbana contemporanea con il progetto “Ti voglio un bene pubblico” proposto il 28-29 giugno. Quest’anno si inaugura la nuova sezione Supernova destinata alle realtà emergenti nel campo dello spettacolo dal vivo italiano.

Fra le tante iniziative, il progetto Derive Urbane che crea in piazza Fruet un punto di aggregazione artistico-musicale ed il progetto No limits: un Festival senza barriere che pone attenzione alla cultura e alla disabilità fisica attivando il trasporto dedicato, la mappatura degli spazi a cui si affianca il concerto del rapper sordo Brazzo e del batterista cieco Aleks Bonelli. Sarà Effetto Larsen ad accendere le luci di Palazzo Crivelli con “After/Dopo”, una creazione sula fugacità della vita.

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