La Dea Madre del Neolitico trovata al Riparo Gaban diventa uno spettacolo

Alcuni anni fa, nel sito archeologico del Riparo Gaban, poco sopra Trento, è stata ritrovata una piccola Venere raffigurante «La Grande Madre», che testimonia la presenza del suo culto anche nel nostro territorio.

Si lega a questa importante scoperta il progetto teatrale Dea Madre, organizzato dall’Associazione Falenablu, che si concretizzerà in un evento spettacolo previsto in settembre proprio al Riparo Gaban. L’iniziativa è rivolta a tutti coloro che sono interessati a compiere un percorso culturale e artistico ed avrà come punto finale la realizzazione e la partecipazione all’evento-spettacolo. Le selezioni avranno luogo il 6 e 7 aprile al Muse e vi potranno partecipare attrici, attori e studenti delle scuole di teatro, danzatori, appassionati di arti visive e di tecniche di lavoro coi materiali, appassionati di archeologia, antropologia e di tutte le discipline che vengono messe in gioco dal ritrovamento della statuetta della Venere. Le formazioni per dare forma allo spettacolo si terranno nei mesi di giugno e settembre.

«L’evento - spiega Valentina Musmeci, direttrice di Falenablu, associazione che da sette anni si dedica al tema della discriminazione di genere - si propone di dar vita, forma e peso teatrale alle storie, leggende, miti, cronache degli scavi sul ritrovamento del patrimonio materiale e su un “disseppellimento” metaforico del femminile. Nello stesso tempo si vuole portare gli spettatori in piena natura, sul luogo del ritrovamento, per incontrare segni, installazioni, performance, monologhi teatrali che riguarderanno il tema della Dea Madre».

Il percorso formativo sarà curato da Gianluigi Gherzi, scrittore, attore, regista teatrale, vincitore dei premi teatrali “Scenario” ed “Eti-Stregatto”, che ha firmato testi e regie per alcuni dei più importanti gruppi di teatro di ricerca italiani. Il progetto “Dea Madre” realizzato in collaborazione con il Centro S. Chiara, la Soprintendenza dei beni culturali, l’Università di Trento (Dipartimento Lettere e Archeologia), il Muse e l’Ecomuseo dell’Argentario, vuole coinvolgere donne inserite in percorsi di valorizzazione che usufruiranno di un laboratorio gratuito di ceramica, per realizzare riproduzioni fedeli, in scala reale o aumentata, di Veneri e Dee Madri, ma anche cittadine e cittadini interessati alla scoperta della figura della Dea Madre.

Il primo incontro, sabato 6 aprile nella sala conferenze del Muse, dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 17, consiste in una formazione gratuita e aperta al pubblico con la finalità di sensibilizzare riguardo ai temi affrontati durante la formazione teatrale. Per informazioni: progetto.falenablu@gmail.com.

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