Ecco la prima Stagione delle Arti

di Antonia Dalpiaz

Nel cuore della città c’è un passaggio denominato Teatro Osele che collega Via del Suffragio a via della Mostra. Conosciuto ai più per il Café de la Paix, ha visto nascere due anni fa uno spazio denominato La Bottega delle Arti, dove le associazioni Emit Flesti e Raumtraum hanno attivato laboratori teatrali ed altre proposte culturali.

Un sodalizio felice che li ha spinti quest’anno a realizzare un sogno, l’ideazione della prima Stagione teatrale con otto spettacoli a cartellone da proporsi nei week end (sabato alle 21 e domenica alle 18) dal 6 ottobre all’11 maggio.
La struttura, che può ospitare cinquanta persone, ricorda le storiche cantine romane anni Sessanta famose per lo stretto rapporto che si veniva a creare fra spettatore ed artista. «Un luogo intimo, pieno di energia, adatto a proporre spettacoli che possano coinvolgere sia nuove fasce di spettatori, ma anche dare la possibilità a compagnie nazionali provenienti da Vicenza, Roma, Bologna, Torino e Milano prive di spazi teatrali, di proporre le loro opere che privilegiano testi contemporanei ed allestimenti innovativi», ha indicato Giulio Federico Janni di Raumtraum durante la conferenza stampa di ieri mattina, «realizzate in forma di monologo o con un massimo di due o tre personaggi».

«Un teatro nella e della città, che si affianca ad altre realtà più conosciute, e che vuole dare slancio e forza ad un quartiere di grande bellezza, che ha risentito della chiusura di tante attività commerciali, ma che ora sta riconquistando il suo spazio grazie anche alla presenza del Café de la Paix con il quale manteniamo una stretta collaborazione» hanno sottolineato Alessio Dalla Costa e Annalisa Morsella di Emit Flesti.

«La nostra stagione sarà un esperimento, privo di sponsor a parte il sostegno della cantina di La.vis che offre il vino ad ogni spettacolo».
Si parte il 6 ottobre con Il sogno di Jacopo di Alberto Frapporti proposto dalla compagnia Emit Flesti con Alessio Dalla Costa, Giuseppe Amato e Annalisa Morsella che cura la regia. Un viaggio nella vita travagliata del giurista teologo Jacopo Aconcio. Il 17 novembre la Compagnia del Calzino propone Bianca come i finocchi in insalata, testo e regia di Silvia Marchetti con Andrea Ramosi. La storia tragicomica di Bianca, donna non più giovanissima alla ricerca di se stessa e di una stabilità affettiva. Il 15 dicembre la compagnia Raumtraum è di scena con Master Shakespeare di e con Giulio Federico Janni, un monologo ironico e grottesco che attraversa l’opera del Bardo grazie al grande capocomico New McMaster.

Il 19 gennaio il Teatro Kopò presenta Coppia che scoppia con Francesca Epifani e Andrea Trovato per la regia di Simona Epifani. Una divertente e paradossale fotografia di una coppia che ripercorre le tappe di un matrimonio fatto di alti e bassi. Il 23 febbraio Davide Dolores è l’autore e l’interprete di Omu Cani, la storia di un clochard e del mistero sulla sua identità a Mazara del Vallo nel 1940. Il 9 marzo Giulio Valentini interpreta il suo testo Come Giulio Cesare, un racconto storico-teatrale a due voci e a due tempi. Il 6 aprile Crab Teatro- Raumtraum è in scena con Caro Goldoni di Augusto Zucchi, la summa dell’opera goldoniana raccontata attraverso le sue opere più belle. Chiude la stagione il TeatRing con Gli ultimi nastri di Marilyn, testo e regia di Giulio Federico Janni con Marianna Esposito: il testo prende spunto dai nastri che l’attrice consegnò, poco prima di morire, al suo psichiatra.

I biglietti si possono reperire al botteghino un’ora prima dello spettacolo. Accesso riservato ai tesserati Emit Flesti (tesseramento gratuito in loco) o prenotazione posti (consigliata) alla pagina fb «La bottega delle Arti a Trento» o sui siti delle due compagnie.

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