Romeo & Juliet on ice arriva in Italia

La storia struggente di Giulietta e Romeo, il più famoso intreccio amoroso della letteratura mondiale, scalda i cuori e commuove anche sul ghiaccio. Se poi a guidare sulla scena le danze di 80 persone tra pattinatori, acrobati, cantanti e musicisti è un mago dei grandi eventi del calibro di Ilya Averbukh, ex campione mondiale di pattinaggio che ha firmato le cerimonie dei mondiali di calcio in Russia, il successo è assicurato. Il musical "Romeo & Juliet" on Ice, mega produzione russa da cinque milioni di dollari, arriva in Italia per tre sole date all' Arena di Verona il 6 ottobre e al Palavela di Torino il 19 e il 20 ottobre dopo aver stracciato in patria il record con oltre il milione di spettatori nel 2017. Lo show, che ha avuto finora 120 repliche, da luglio tiene banco a Sochi, la città del Caucaso occidentale affacciata sul Mar Nero che ha ospitato i giochi olimpici invernali nel 2014. Romeo & Juliet è in cartellone all' Iceberg, il palazzo del ghiaccio da 12 mila posti inserito tra magnifiche strutture del Parco Olimpico. 

Romeo & Juliet mira in alto: quasi tre ore di spettacolo a ritmo serrato, scenografie, costumi sgargianti, scene di gruppo che impegnano decine di pattinatori in scontri a colpi di spada, salti mortali e acrobazie, balletti, evoluzioni. Luci ed effetti speciali, fiamme e - nel duello in cui Romeo uccide Tebaldo - addirittura una pioggia vera sulla pista. Il cast, quanto a grandi nomi del pattinaggio, è stellare con sei vincitori di medaglie d' oro olimpiche e 12 campioni del mondo. Romeo è Maxim Marinin, l' intensa Giulietta è Tatiana Totmianina: in coppia hanno vinto la medaglia d' oro ai giochi olimpici invernali di Torino nel 2006. "E' molto difficile fare questo tipo di cose - ha detto Marinin durante una pausa dello show -. Per prepararci tra musiche, coreografie e lezioni di fioretto , abbiamo impiegato un anno. Per me e Tatiana tornare a Torino è pieno di significati". La loro danza appassionata prima della morte è uno dei momenti più suggestivi dello spettacolo. La colonna sonora alterna brani di Mozart, Bach e, in particolare, la celebre Danza dei cavalieri di Prokofiev, alle musiche e alle canzoni originali composte da Roman Ignatiev, considerato il più importante compositore russo per musical. Ai cantanti in costume il compito di "doppiare" quanto avviene in scena. Nella scena gioiosa del banchetto il coro canta "è la festa della nostra anima italiana" e tutti danzano al suono della tarantella. La lingua russa, certo, soprattutto per le parti recitate da Frate Lorenzo, il monaco-narratore dell' intera vicenda, può rappresentare un ostacolo difficile ma gli organizzatori hanno assicurato che si risolverà con i sottotitoli su schermi in italiano e in inglese. 

Per Ilya Averbukh mettere in scena in Italia e, soprattutto a Verona, il musical è "un sogno che si avvera". "Ho una squadra di artisti molto grande - ha spiegato - e ho scelto Romeo & Juliet per dare un ruolo ad ognuno di loro. A livello mondiale gli spettacoli su ghiaccio si somigliano mettendo in scena singoli quadri. Io ho voluto fare una cosa esclusiva. Qui si tratta di una storia intera, una delle più famose al mondo, in cui un regista può inserire soluzioni personali. Il messaggio è attuale e universale: è un inno all' amore contro l' odio e le guerre". L' ex campione, oggi produttore regista e coreografo, è una vera autorità in patria. Tra i suoi grandi show, Carmen, Alice nel Paese delle Meraviglie, Lo Schiaccianoci, Winx on Ice. Averbukh è già stato in passato in Italia da danzatore su ghiaccio. "La prima volta fu nel 1987, a 14 anni - racconta - quando con la mia squadra fummo invitati ad esibirci a Bormio in un evento sponsorizzato dal quotidiano comunista l' Unità per mostrare le eccellenze dell' Unione Sovietica. Era l' unico modo per uscire dalla Russia e fu il primo paese straniero in cui andai. L' Italia è un paese molto solare. Il pubblico è più caloroso di quello russo, mi è piaciuto molto". Portare a Verona e a Torino il musical, in collaborazione con l' associazione Conoscere Eurasia, comporta impegni importanti per gli organizzatori italiani. La parte logistica costerà 600 mila euro, 70 mila dei quali solo per l' allestimento della pista di 800 metri quadri nell' Arena di Verona. Nel 2019 lo show farà il grande salto negli Stati Uniti e in Cina.  

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