Ezio Bosso, stasera all'Auditorium per il Trento Summer Festival

di Fabio De Santi

La prerogativa di questa formazione è l'estrema ricerca del suono come direzione, l'approfondire ogni partitura e ogni nota, anche nell'uso del corpo, quel trascendere insieme, e nel recupero dell'idea desueta di essere un gruppo, ormai così rara nelle orchestre di oggi. La qualità dei singoli membri, l'esperienza di ognuno, l'amicizia, la voglia di suonare insieme che toglie la polvere della routine dalle vesti e dagli strumenti, e infine la sua versatilità. La Stradivari è una formazione che, come un polmone, è viva e respira, si amplia o si riduce a seconda del repertorio che tutti insieme decidiamo di fare". Sono queste le parole con cui il pianista e compositore Ezio Bosso ha tratteggiato le caratteristiche della Stardivarifestival Chamber Orchestra che dirigerà oggi, domenica 2 settembre, nel concerto che si terrà all'Auditorium S.Chiara e non come previsto in Piazza Duomo a causa delle avverse condizioni antmosferiche. Per l'appuntamento che avrà inizio alle 21 nel segno del Trento Summer Festival , organizzato da Roland Barbacovi e Alessandro Raffaelli, è ancora disponibile un piccolo quantitativo di biglietti ma si sta andando verso il tutto esaurito.

 

Ad impreziosire questo evento ci sarà anche la violinista Anna Tifu che Ezio Bosso ha voluto al suo fianco e per la quale ha avuto parole di grande stiua: "Per me Anna è uno dei più grandi talenti del giorno d'oggi è abbiamo fatto di tutto per riuscire a suonare insieme. Ho la fortuna di avere la sua stima e il suo affetto. Siamo stati entrambi allievi della Scuola di Fiesole e lì ci siamo ritrovati per la Festa della Musica 2018. E' stata una bellissima esperienza con un'ottima intesa umana e artistica, replicarla sarà una grande gioia. Spesso noi che facciamo musica, usiamo la fortuna dei concerti per poter stare insieme, vista la complessità delle vite che facciamo".

Il programma del concerto prevede l'esecuzione di Le Nozze di Figaro K492 - Ouverture di Wolfgang Amadeus Mozart, Sinfonia N.7 in La Maggiore op. 92 di Ludwig van Beethoven e Esoconcerto op. 167 per violino, archi e timpani dello stesso Bosso. Una composizione che Bosso ha delineato con queste parole: <"Esoconcerto" è il primo concerto per violino e orchestra che ho scritto, basato sui tre principi della creazione e i tre principi del concerto, la rappresentazione di un percorso iniziatico: quello di ogni creatore di arte. In "Esoconcerto" ci sono diverse cose nascoste. Una è il mio amato Bach e il suo amore per il Vivaldi dei concerti per violino. L'altra è che proprio al suo interno c'è un omaggio a un concerto che ha rivoluzionato la storia dei concerti per violino: il Concerto Op. 64 in mi minore di Mendelssohn. Dunque come per magia, io, cioè l'ultimo arrivato, faccio da ponte tra gli altri due. E in fondo è così perché noi interpreti siamo soprattutto ponti, da ieri con l'oggi e con il domani>. Fra i progetti di Ezio Bosso, che nonostante la malattia che lo ha colpito da anni affronta la vita con un contagioso entusiasmo, c'è quello d'incidere tutto Beethoven anche se la sua prossima uscita discografica in autunno fotograferà ancora il suo passato lavoro di compositore, "Roots", con una versione per violoncello e pianoforte: per lui la chiusura di un ciclo per completare un capitolo e aprirne, serenamente, uno nuovo.

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