Un Pinocchio ballerino moderno

di Fabio De Santi

Con un disco come «Burattino senza fili» uscito nel 1977 e capace di vendere oltre un milione di copie Edoardo Bennato aveva raggiunto uno dei vertici della sua produzione musicale.  Un lavoro in cui il cantautore napoletano raccontava attraverso una serie di canzoni come Il gatto e la volpe, La fata, Dotti, medici e sapienti e Il gatto e la volpe, la storia di Pinocchio con una serie di metafore legate alle situazioni del presente tormentato di quel decennio.

Proprio le musiche di questo disco rielaborate da Paolo Zambelli fanno da colonna sonora a Pinocchio il balletto in due atti di Ivan Stefanutti e Caludio Ronda portato in scena dalla Compagnia Fabula Saltica questa sera, alle 21, al Palacongressi di Riva del Garda nell’ambito della stagione 2016/2017 del Circuito regionale della Danza.

Dal concept album di Bennato rinasce sul palco la favola di Collodi e si rivela una scelta vincente per ritmo e testi, capacità di creare una forte sintonia fra musica e narrazione. Pinocchio offre l’occasione per una rilettura della favola in modo leggero, ironico, convincente attraverso uno spettacolo danzato con affiatamento ed energia dai ballerini della Compagnia Fabula Saltica, con Vito Alfarano nel ruolo di Pinocchio.

Per narrare la storia si inviterà il pubblico a seguire un percorso che si snoda attraverso una sorta di «gioco dell’oca» le cui caselle si illuminano al procedere delle avventure e delle esperienze del burattino, facendo riaffiorare tutto ciò che, da bambini, ci appariva nella sua lettura. Pezzo di legno, attratto da un «disordine» avventuroso e dalla sete di libertà, Pinocchio con i suoi errori sintetizza la fatica del vivere nel meraviglioso mondo del possibile e dell’incerto, metafora della purezza in perenne conflitto con il mondo gretto e malvagio in un’umanità senza sogni.

Le illustrazioni del grande fumettista Benito Jacovitti servono da ispirazione per i coloratissimi e fantasiosi costumi di Ivan Stefanutti che riempiono la scena di allegria. Le coreografie di Claudio Ronda creano movimenti che seducono il pubblico che potrà riascoltare, nell’adattamento curato da Paolo Zambelli, brani di grande successo del repertorio di Edoardo Bennato quali Dotti, medici e sapienti; Mangiafuoco e Quando sarai grande.

Lo spettacolo è già stato rappresentato in oltre 160 piazze da questa compagnia composta da giovani danzatori, per la maggior parte di formazione accademica, in grado di alternarsi in differenti produzioni che oscillano tra astrattezza e narratività teatrale. F.D.S.

comments powered by Disqus