Pergine, arriva Sabina Guzzanti

di Manuela Pellanda

«Una stagione graffiante, che offre una visione sfaccettata dei più diversi stili e argomenti. Una risposta al nostro pubblico affamato e curioso». Così Denis Fontanar i, direttore artistico del Teatro di Pergine presenta la nuova avventura di ariaTeatro , l'associazione che torna, per altri cinque anni, al timone di una realtà in costante crescita. A stupire, in effetti, come hanno sottolineato ieri in conferenza stampa anche l'assessore comunale Elisa Bortolamedi e Leonardo Cantelli , del Coordinamento teatrale trentino, è la ricchezza della proposta: 16 spettacoli in abbonamento e 12 fuori . A spiccare nomi noti al grande pubblico, accanto ad attori e autori emergenti, protagonisti di proposte di teatro classico e testi contemporanei, pièce pregne di impegno civile e appuntamenti con la risata. 

Si parte il 23 settembre con la consolidata coppia Antonio Rezza e Flavia Mastrella e il loro spiazzante «Anelante», seguito da due spettacoli targati Trentino: «La boutique del mistero» e «Tempo orfano», portati in scena il 14 e 20 ottobre rispettivamente da TrentoSpettacoli e ariaTeatro. 

Nome di grande richiamo è quello di Sabina Guzzanti , a Pergine il 3 novembre con la pièce corrosiva, «Come ne venimmo fuori». Porta alle suggestioni del Cirque di Soleil «Strange Games» (6 novembre), spettacolo tra sogno e poesia di e con Vladimir Olshansky, mentre in tutt'altro ambiente conduce «Apocalisse» (17 novembre), di Niccolò Ammaniti, con Ugo Dighero. Atmosfere oniriche con «Haydi!», il nuovo spettacolo di Familie Flöz (23 novembre); musica invece al centro de «La leggenda del favoloso Django Reinhardt», portato in scena il 30 novembre da «Gli ipocriti». 

Tappa perginese, il 7 dicembre, per «La cucina», del Teatro Stabile di Bolzano, seguito, il 15 dicembre, da «Il malato immaginario», nella versione dell'Associazione Culturale Numeri 11 e dalla pièce di teatro-danza targata ariaTeatro «Ogni istante dei nostri incontri» (29 dicembre).

Si apre con un altro classico, rivisitato in chiave moderna - l'«Ivanov» di Cechov - l'anno nuovo (10 gennaio), portato in scena dalla Fondazione Teatro Due e dal Teatro Stabile di Genova, che firma anche l'esilarante «Le Préno»m (cena tra amici), il 18 gennaio, seguito da «Quei due» (Staircase - Il sottoscala), con la celebre coppia Massimo Dapporto e Tullio Solenghi (25 gennaio). Si parla di Ilva in «Capatosta» di Crest-Teatri Abitati (2 febbraio) e di amicizia e alpinismo in «(S)legati» di Atir Teatro Ringhiera (9 febbraio), mentre Maria Paiato e Arianna Scommegna sono «Due donne che ballano», di Josep Maria Benet i Jornet (13 febbraio). 

A firmare «Human» (22 febbraio), la coppia Marco Baliani e Lella Costa , spettacolo sul tema della migrazione, così come «Emigranti» (2 marzo) di ariaTeatro, che ripropone poi al pubblico il fortunato «Coppia aperta», quasi spalancata (4 marzo), di Dario Fo e Franca Rame. 

Si ride il 9 marzo con «Note da Oscar», diretto da Paolo Nani e il 22 marzo con «Peperoni difficili» (Teatro Franco Parenti), mentre a chiudere la stagione, il 28 marzo, è «Rosalyn», con Marina Massironi e Alessandra Faiella.

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