Maria De Filippi Il mio "Amici" è un programma vero

di Emanuela Castellini

ROMA – Maria De Filippi è la versione femminile del Re Mida: quel che tocca lei diventa oro. Con quella voce roca e particolare, con il suo stile asciutto e defilato, ritorna al timone di Amici su Canale 5 da sabato 2 aprile alle 21.15. Con le sue scelte azzeccate ha sempre battuto la concorrenza, registrando - nelle passate edizioni - uno share del 25% di media, con consensi da capogiro sulla rete attraverso: Facebook, con 2 milioni di fan, Twitter, il cui profilo conta 412 mila follower, WillyTv, i cui follower, sono 830 mila (solo nel Day Time di Amici, ndr), per 55 milioni di visualizzazioni. Ma  la De Filippi, non si esalta e con generosità condivide il successo del suo talent con il coreografo e direttore artistico Giuliano Peperini. In studio con lei ancora Virginia Raffaele, le due direttrici artistiche Emma e Arisa, affiancate in questa edizione da due nuovi coach: Nek e JA-X. E la giuria formata da Sabrina Ferilli, Loredana Bertè e dalla new entry Anna Oxa. L’ospite della  prima puntata è l’attore premio Oscar, Kevin Spacey. Ospite fisso del programma è invece Morgan, che ha peraltro attaccato XFactor da cui proviene, dicendo che lì non aveva libertà: «Non conoscevo nemmeno i nomi dei ragazzi», sostiene. «Se non fosse per Maria, la musica in tv sarebbe relegata chissà dove. Amici è uno spazio molto libero, contribuirò nei miei limiti che sono molto limitati. A XFactor è tutto finto. Ma il problema è il format, blindato dall’estero».
Partiamo dalla giuria:  quella di «Amici» è diversa dalle quelle che si vedono negli altri talent?
Sì. In tv guardo i vari talent stranieri e noto che il giudice è «formatizzato»: non si possono sempre avere i brividi dopo un’esibizione. Penso che i brividi nella vita ti vengano rare volte, perché altrimenti farebbe solo freddo. Quando ho deciso come formare la giuria, non ho pensato a una giuria fatta di «prestampati» ma di persone.
Cosa l’ha spinta a invitare Morgan?
Quando l’ho conosciuto sono stata un’ora ad ascoltare le cose che diceva e imparavo - per quanto riguarda la musica sicuramente tanto - e ho detto:perché no? Poi, il fatto che ci siano già tre giurate non sposta il fatto che Morgan possa dare il suo parere: se sarà vincolante è perché lo chiederanno i direttori artistici. Se lo faranno dovranno escludere dal giudizio una delle tre giurate. E Morgan, per i ragazzi potrà essere un motivo per imparare di più.
In un talent così rodato, teme l’imprevisto?
Quello che fa la fortuna di un programma televisivo è l’imprevedibilità, non le cose scontate. Spero che con tutti gli elementi umani che ci sono in ballo possa succedere. Anzi, spero che accada.
È lei che fa la differenza nei programmi che conduce?
Se dovessi dire che come faccio io, ad esempio «C’è posta per te», sarebbe una banalità. Quando lo vedi venduto in 26 Paesi, dove a condurlo c’è qualcun’atro, non sei tu a determinarne il successo ma è  la formula del programma, è il prodotto che è forte.
E’ vero che Discovery le ha chiesto di fare un canale tv tutto suo, con i suoi programmi?
(ride...)Simili proposte, per chi fa il mio lavoro, sono motivo di orgoglio. Soprattutto se arrivano dall’estero...
Come si vive da Maria De Filippi? Chissà in quanti la lusingano..
Io non ho intorno tante persone che mi lusingano. Vivo lavorando e so che, prima o poi, potrò sbagliare qualcosa. Spero che accada il più tardi possibile. E quando «topperò» me ne farò una ragione. Io ci metto l’anima in tutto quello che faccio, sono contenta se le cose vanno bene. Se dovessero cambiare troverò un altro hobby: magari faccio una rete tv tutta mia...

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