Arco, dopo Gualazzi c'è Silvestri Il 20 luglio per «Castello Cantato»

di Fabio De Santi

È quello di Daniele Silvestri il nome del secondo protagonista, dopo quello di Raphael Gualazzi, del festival Il Castello Cantato . 
Il cantautore romano, che ha appena pubblicato il nuovo album «La terra sotto i piedi», suonerà con la sua band sabato 20 luglio nel Prato della Lizza del Castello di Arco con la data trentina che anticiperà il tour nei palazzetti italiani previsto per il prossimo autunno. Daniele Silvestri ha lanciato il cd dopo aver partecipato, insieme al rapper Rancore, al Festival di Sanremo con il brano Argentovivo portandosi a casa il premio della Critica, il premio della Stampa e quello per il Miglior testo. 

«La terra sotto i piedi» arriva a tre anni di distanza da «Acrobati»: «Con il mio disco precedente - ha raccontato Silvestri - avevo voglia di guardare le cose un po' più da lontano, ora non la penso diversamente, ma avevo voglia di avvicinarmi. In realtà sono concetti complementari, in un momento in cui abbiamo sempre più bisogno di concretezza, di certezze, in cui siamo alla ricerca di qualcosa che ti faccia capire cos'è giusto e cosa sbagliato. È un disco che racconta la difficoltà di trovare un equilibrio». 

«La terra sotto i piedi» è il nono album in studio di Silvestri e nei mesi scorsi alcuni dei 14 brani che lo compongono, tra speranza del cambiamento, identità ritrovata, critica sui social, mondo adolescenziale, riflessioni sull'amore, sono stati anticipati dalla pubblicazione di '45 giri tematici per genere e cifra stilistica: il «Vol.1: Dance Pack», il «Vol.2: Rap Pack» e il «Vol.3: Love Pack». Su questa strategia di lancio l'artista capitolino ha spiegato: «È stato un esperimento, ma non so se possa essere considerata una strategia da far seguire anche ad altri. Più che altro sentivo la necessità di raccontare meglio quello che c'è dentro al disco. La pubblicazione, in qualche modo, mette un punto finale al progetto. Ormai credo che un album debba essere considerato una raccolta. E anche l'aspetto "liquido" della musica di oggi non mi dispiace». 
Tutti i brani, a partire da «Argentovivo», hanno un forte impatto cinematografico, per lui che mette in musica immagini e storie: «Io mi sento a metà strada tra teatro e cinema. Ho sempre lavorato senza sapere dove fosse il confine. Un film una volta finito è quello, immutabile. Il teatro invece è in perenne cambiamento. Il mio lavoro è a metà, un disco è qualcosa di immutabile, che diventa vivo e si trasforma nella dimensione live». 
I biglietti sono disponibili in prevendita da oggi nei circuiti PrimiAllaPrima e TicketOne.

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