Vandelli e Shapiro, fra amore e pace stasera all'Auditorium

di Fabio De Santi

«Quando saliamo su un palco riusciamo ancora a sentire il brivido e l’energia di una volta. Insieme tireremo fuori una carica che per molti potrebbe essere inedita. All’epoca non avremmo mai pensato di essere ancora qui, cinquant’anni dopo. Il momento però è quello giusto. Abbiamo un compito e un dovere, anche alla nostra età, ed è quello di emozionare il prossimo».

Si sentono quasi investiti da una missione speciale Maurizio Vandelli e Shel Shapiro due leggende del beat italiano che sono sempre stati rivali e che lo scorso anno si sono uniti per registrare l’album «Love & Peace». Sull’onda del successo ottenuto dal cd, pubblicato anche in vinile, Shapiro e Vandelli hanno pensato bene di intraprendere un tour, supportato da Radio Italia Anni '60, iniziato lo scorso 10 dicembre, che li porta questa sera, giovedì 31 gennaio, all'Auditorium S.Chiara di Trento.


l
Ad attendere il pubblico c’è uno spettacolo di oltre due ore, capace di travolgere gli spettatori con un viaggio in un passato che per molti è ancora presente. Un live improntato sulla storia delle carriere di Vandelli e Shapiro, rispettivamente con le loro band Equipe 84 e The Rokes, ma anche sui loro percorsi individuali che tanto hanno dato alla scena musicale italiana. Immagini e video fortemente simbolici e rappresentativi vengono proiettati su un grande schermo, mentre la loro proverbiale rivalità viene affrontata con molta ironia, come esempio di due identità e personalità artistiche che della loro differenza hanno fatto un punto di forza, unendosi per un progetto comune.

I nomi dei due cantanti sono stati sempre catalogati su fronti contrapposti fin dagli anni ‘60 e loro hanno sempre giocato su questo schema come hanno raccontato nell’intervista uscita sull’Adige: «Quando eravamo entrambi al Piper - ha spiegato Shapiro - c’era una forte rivalità fra me e Maurizio. A vent’anni si è competitivi e quindi è chiaro che si vive tutto in maniera diversa, i giornali hanno un po’ pompato la cosa e in qualche modo ancora oggi questo aspetto aleggia sul nostro rapporto, ma credo importi poco ad entrambi. Io poi ho seguito una strada opposta a quella di Vandelli e quindi non mi è mai interessato molto confrontarmi con lui».



L’ex vocalist dell’Equipe ‘84 è stato invece più deciso nel marcare la rivalità fra i due: «Del passato è stato scritto tutto o quasi. Ai vostri lettori dico solo che dopo aver parlato a lungo con l’agenzia che organizza il tour, la Trident, io e Shel viaggiamo in due van diversi, abbiamo camerini diversi e hotel sempre diversi. Non penso serva aggiungere altro». Tornando allo show i brani contenuti in «Love and Peace» hanno un ruolo centrale nella scaletta fra le note di «Che colpa abbiamo noi», «Tutta mia la città» e «Io ho in mente te», giusto per citarne alcuni, insieme ad una serie di cover di hit italiane ed internazionali legate, naturalmente, alla loro storia.

comments powered by Disqus