Il premio Oscar Moroder musica sull'Alpe Tognola

di Giorgia Cardini

Se a Madonna di Campiglio si pensa a bissare l’evento dello scorso anno che ha portato quasi 4.000 persone a ondeggiare al ritmo della disco music proposta dal dj Bob Sinclar sul monte Spinale, proponendo un nome per ora «coperto» (ma si parla del francese David Guetta), a San Martino di Castrozza si punta a fare addirittura di più.

A far ballare gli sciatori e i turisti al ritmo delle hit anni ’80 potrebbe essere niente meno che Giorgio Moroder, che a 78 anni non ha perso di certo il suo smalto, tanto che dal 1° aprile al 24 maggio sarà impegnato per la prima volta in un tour che toccherà città importantissime come Londra, Manchester, Bruxelles, Berlino, Dusseldorf, Amsterdam, Mosca, Budapest, Milano, Firenze, Roma, Parigi e Copenaghen.

L’idea di portare il musicista premio Oscar per la migliore colonna sonora nel 1979 per il film «Fuga di mezzanotte» sulle nevi dell’Alpe Tognola nell’ambito del «Celebration of the ’80s tour» è stata avanzata da Christian Marin, albergatore e presidente della scuderia San Martino Corse che organizza il rally, ed è arrivata in questi giorni su vari tavoli: e fa già discutere, visto il dibattito aperto sull’opportunità di organizzare eventi di questo genere in alta quota, in un ambiente che molti vorrebbero caratterizzato dal silenzio.

A questo proposito, tra i presidenti dei Parchi naturali del Trentino sta emergendo una linea comune: la scorsa settimana Joseph Masè del Parco naturale Adamello Brenta ha presto posizione con una lunga lettera aperta, volta a «stimolare una riflessione collettiva per capire che tipo di montagna si vuole». Masè ha messo le mani avanti, per evitare in alta quota eventi come «i concerti all’aperto, i fuochi d’artificio o le manifestazioni motoristiche» che «possono opportunamente rimanere concentrate nell’ambito del paese, del fondovalle e dei luoghi maggiormente urbanizzati».

La pensa così anche il presidente dell’Ente Parco Paneveggio - Pale di San Martino Silvio Grisotto che dice di avere ricevuto finora solo una richiesta informale circa il concerto di Moroder, che nelle intenzioni dovrebbe svolgersi il 7 aprile, incastrata tra la data di Manchester (il 5) e quella di Bruxelles (il 9).

«Non abbiamo ancora alcuna richiesta formale di autorizzazione ma ricordo che, dopo il concerto di Bob Sinclar sullo Spinale, in consiglio provinciale venne approvata all’unanimità una mozione della consigliera Donata Borgonovo Re che impegnava la giunta provinciale a limitare questo tipo di eventi e a creare un tavolo tecnico con tutti gli attori del territorio. Il tavolo ora c’è e sta lavorando su delle possibili linee guide da seguire: per questo siamo rimasti sorpresi dal fatto che si stia pensando di rilanciare appuntamenti di questo genere».
Grisotto precisa: «Come amministratore, capisco le esigenze delle altre realtà economiche del territorio, ma bisogna decidersi: vogliamo vendere la montagna come una succursale della città o come qualcosa di diverso?».

Per Grisotto, «il problema non è tanto il carico antropico, perché gli impianti in un giorno portano in quota altro che le 3.000 persone stimate per il concerto di Moroder (che mi sembrano poche, però), quanto di messaggio che si dà. Inoltre, il Piano del Parco vieta i rumori molesti e la quantità di decibel prodotta da quel concerto sarebbe sicuramente impattante».

Il sindaco di Primiero San Martino di Castrozza Daniele Depaoli  contesta però che «si possa definire rumore molesto la musica di Moroder, che ha vinto un premio Oscar». Anche se i decibel saranno parecchi, Depaoli osserva che «ogni anno in Tognola si svolge un evento di fine stagione con musica sulle piste, che attira moltissimi giovani: vero è che non è mai stato necessario chiedere alcuna autorizzazione per questa festa, mentre in questo caso (dato che il biglietto dell’evento sarà incluso in quello degli impianti) bisogna farlo».
Il costo dell’evento ammonta a circa 90.000 euro e il  sindaco assicura che «il Comune c’è e farà la sua parte, dal punto di vista economico, perché riteniamo che il concerto di Moroder sia in grado di qualificare un’intera area, per di più a stagione sciistica ormai al termine».

Ma se il Parco si mettesse di traverso e non rilasciasse la necessaria autorizzazione? «Anche se più complesso dal punto di vista organizzativo, bisognerebbe cercare di organizzarlo comunque a San Martino. Nella località si presta per un concerto di questo tipo l’area di Prà delle Nasse, nella zona del palazzetto, ma è affiancata al biotopo e si rischia che a inizio aprile il prato sia un acquitrino. Altrimenti c’è l’area di Maso Colle, privata, per cui sarebbe necessario un accordo con i proprietari. In ogni caso, sarebbe comunque importante ospitare  Moroder».

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