Enrico Dindo, oggi a Rovereto il grande violoncellista


Uno dei più accreditati violoncellisti a livello mondiale, vincitore nel 1997 del Primo premio al concorso Rostropovich di Parigi, Enrico Dindo, torna a suonare con il fratello Andrea Dindo, pianista, anch’egli strumentista di carriera internazionale, in un programma ricco di sfumature, da Beethoven a Prokof’ev che si terrà questa sera, martedì 7 novembre, alle 20.45 alla Filarmonica di Rovereto.

Enrico e Andrea Dindo, sfumature musicali per violoncello e pianoforte è il titolo dato a questo spettacolo che si preannuncia decisamente intigrante e importante.
Enrico Dindo, dopo aver vinto nel 1997 il Primo premio al prestigioso concorso «Rostropovich» di Parigi, inizia una brillante attività concertistica internazionale anche come solista con prestigiose orchestre dirette, fra gli altri, da Riccardo Chailly, Aldo Ceccato, Myung-Whun Chung, Valery Gergev, Riccardo Muti e lo stesso Mstislav Rostropovich.

Regolarmente ospite dei più prestigiosi festivals di tutto il mondo, ha fondato I Solisti di Pavia. Nel 2001 Enrico Dindo ha iniziato a dirigere e recentemente ha guidato l’Orchestra Giovanile Italiana e quelle della Svizzera Italiana e della Filarmonica della Scala. Nel 2014 è stato nominato direttore musicale e principale dell’Orchestra Sinfonica della Radio di Zagabria. Insegna presso il Conservatorio della Svizzera italiana di Lugano.
Nel 2012 è stato nominato Accademico di Santa Cecilia. Con la Chandos ha pubblicato i concerti di Shostakovich, incisi con la Danish National Orchestra, diretta da Gianandrea Noseda. Suona un violoncello Pietro Giacomo Rogeri (ex Piatti) del 1717 affidatogli dalla Fondazione Pro Canale.

Andrea Dindo, premiato al Concorso di Musica da Camera di Parigi, ha tenuto concerti in prestigiose sale quali la Weill Recital Hall at Carnegie Hall di New York, la Pablo Casals Hall di Tokyo, per Radio France, la Wigmore Hall e la Royal Academy di Londra. Ha inciso per le etichette Agorà, Harmonia Mundi France, Velut Luna e Jvc Victor Japan e per il mensile Amadeus in un’integrale lisztiana del repertorio per violino e pianoforte. Accanto alla carriera di pianista svolge un’intensa attività come direttore d’orchestra.

È membro titolare del progetto internazionale «Con Verdi nel Mondo» nell’ambito delle iniziative promosse dall’Orchestra dell’Opera Italiana (ex orchestra del Teatro Regio di Parma). È docente di Pratica del repertorio operistico nell’alta formazione del Conservatorio «Bonporti» di Trento e di Musica da Camera presso la Steinway Society di Verona.
In programma sono previste esecuzioni di Beethoven, Mozart, Schubert, Debussy e Prokof’ev.

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