John Mayall «ruggirà» anche a Trento

di Fabio De Santi

Fa tappa anche a Trento il tour di John Mayall, una delle figure leggendarie della scena blues rock.

C’è infatti anche quello del 28 marzo all’Auditorium S. Chiara fra i concerti del musicista britannico che ha superato le ottantacinque primavere e che, a quanto pare, non ha davvero nessuna intenzione di appendere la sua chitarra nello stanza dei ricordi.

Per lanciare il suo nuovo tour Mayall, battezzato con l’aka di «Il leone di Manchester», ha diffuso un messaggio a chi lo segue da tanti anni ormai: «Il tempo è volato da quando siamo stati in Europa per l’ultima volta - ha scritto il chitarrista inglese - mi è mancato stare in giro da quelle parti, ma sarete felici di sapere che torneremo on the road nei primi mesi del 2019. Carolyn Wonderland si unirà a noi con le sue incredibili doti alle sei corde e Greg Rzab e Jay Davenport saranno la mia potentissima sezione ritmica come sempre».

Ma la vera notizia è che John Mayall pubblicherà anche un nuovo album di cui ha anticipato: «Prima del tour avremo un nuovo album nei negozi e sarà veramente speciale, perché ospiterà diversi tra i miei chitarristi preferiti, che ben conoscete: Joe Bonamassa, Carolyn Wonderland, Todd Rundgren, Larry McCray, Alex Lifeson e Stevie Van Zandt. Sono molto orgoglioso che tutti loro abbiano preso parte in questo nuovo lavoro intitolato Nobody Told Me. Così, ancora una volta, sarò di nuovo in tour per dimostrare che il blues è più forte che mai».

Ed è la parola «Blues» che fin dagli anni ‘60 ha segnato il percorso artistico di Mayall che debuuta nel 1064 con il singolo «Crawling Up The Hill / Mr. James» e che si snoda in una lunga serie di collaborazioni: dall’apertura dei primi tour inglesi di John Lee Hooker, T-Bone Walker e Sonny Boy Williamson fino alla formazione dei Bluesbreakers. Sarà questa vera e propria fucina di talenti, che annovera tra i suoi componenti Mick Taylor e Mick Fleetwood, a fargli raggiungere la popolarità nella seconda metà degli anni ‘60, grazie a capisaldi del blues inglese quali «John Mayall & The Bluesbreakers with Eric Clapton». Negli anni ‘70 Mayall esplora ulteriormente i territori del jazz - rock e del blues insieme a performer quali Blue Mitchell, Red Holloway, Larry Taylor e Harvey Mandel mentre nel 1982 decide di riformare i Bluesbreakers.

In questa occasione riesce a convincere Mick Taylor, ormai un Rolling Stone, a partire in tour e a registrare il concerto live «Blues Alive» in compagnia di ospiti quali Etta James, Albert King, Buddy Guy e Junior Wells. In questo terzo millennio Mayall ha continuato a pubblicare dischi per la sua etichetta online Private Stash Records, tra i quali «Time Capsule» (raccolta di registrazioni live del periodo 1957-62) e «Boogie Woogie Man».

Biglietti in prevendita a Trento da Radio Dolomiti, Bazar, Promoevent, Centro Santa Chiara e Apt. A Rovereto da Diapason Musicpoint.

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