Bocelli presenta «Sì»: «Il mio pop abbraccia il mondo»

«Non so dare una definizione di pop, ma quest’album lo è e con le sue canzoni abbraccia tutto il mondo». L’album di brani inediti è quello intitolato «Sì», in uscita in tutto il mondo su etichetta Sugar il 26 ottobre e che Andrea Bocelli ha presentato a Milano.

Il lavoro discografico del tenore, che uscirà in 60 paesi diversi, riporta in scena Bocelli con una scaletta di dodici canzoni e quattro bonus track, dedicate all’amore, alla famiglia, alla fede e alla speranza, il tutto con la produzione del leggendario Bob Ezrin, già sentito al lavoro con Pink Floyd, Lou Reed e altri. «La vita di ciascuno di noi è fatta di tante cose - ha detto Bocelli - e considerato che io canto da quando ero piccolo e lo faccio per lavoro da tanti anni, posso dire di avere fatto tanto fino ad oggi». Un album, il suo «Sì», che permette al tenore di ripresentarsi dopo quattordici anni di attesa (dall’album «Andrea») con una serie di canzoni inedite e scritte per lui da autori del calibro di Tiziano Ferro, Fortunato Zampaglione, Mauro Malavasi, Riccardo Del Turco e diversi altri nomi ancora.

«Le note sono solamente sette - ha scherzato a proposito Bocelli - e non è facile trovare delle belle canzoni da interpretare. In tanti si cimentano con la scrittura di canzoni, ma trovare quelle all’altezza di occupare un pò di tempo nella vita delle persone non è una cosa semplice». Con qualcosa come novanta milioni di dischi venduti nel corso della carriera, per il nuovo lavoro Bocelli si è anche concesso una nutrita schiera di collaboratori illustri sul fronte dei duetti, inseriti in una scaletta di brani che va da «Ali di libertà» ad «Ave Maria Pietas», cantata assieme ad Aida Garifullina, nome di riferimento della nuova scena lirica internazionale, passando per «Amo soltanto te» in duetto con Ed Sheeran, «Un’anima», «If only» con Dua Lipa, «We will meet once again» con Josh Groban.

Raphael Gualazzi, altro artista di casa Sugar, per Bocelli ha invece scritto musica e testo di «Vertigo», brano per il quale Gualazzi ha suonato anche il pianoforte («Ho voluto cantarla al modo di Gualazzi perché era perfetta fatta in questo modo»).

«L’incontro con Ed Sheeran è stata una delle cose più divertenti che mi siano accadute ultimamente - ha anche detto Bocelli - perché in principio lui mi ha mandato la canzone e io ho cercato di interpretarla in modo pop. Dopo qualche giorno lui ha preso un aereo di linea e me lo sono trovato a casa, perché la versione che gli avevo proposto non gli piaceva. Era deciso a farmi cantare da tenore e, considerati i risultati che ha già ottenuto quella canzone, devo ammettere che alla fine non aveva tutti i torti a volerla fare così».

Un debutto discografico inserito nella scaletta dell’album è invece quello di Matteo Bocelli, figlio del tenore toscano e che con lui duetta sulle note di «Fall on me».

«Io sono uno studente di Conservatorio che sta cercando di imparare a cantare - ha spiegato Matteo, ventuno anni e anche lui presente alla presentazione dell’album del babbo (guai a chiamarlo papà) - e con questa esperienza mi sono trovato ad affrontare qualcosa di veramente grande. Spero di essere stato all’altezza».

Interrogato a proposito di un eventuale partecipazione in coppia, come super ospiti, al Festival di Sanremo, Bocelli senior non si è però sbilanciato: «Sono sempre stato abituato a pensare agli impegni imminenti e per Sanremo manca ancora molto tempo». Di sicuro, invece, c’è che il brano cantato assieme dai due Bocelli e scritto da Matteo con Fortunato Zampaglione, sarà la traccia dei titoli di coda del nuovo film Disney «Lo schiaccianoci e i quattro regni» in uscita il 31 ottobre.

Ospiti d’eccezione di «Sì» sono poi anche sessanta piccoli coristi di Haiti, paese supportato dalla Andrea Bocelli Foundation con i suoi progetti benefici, che dopo aver accompagnato la voce del tenore in diverse tappe della sua tournèe, questa volta hanno prestato la loro voce a due brani dell’album, «Dormi dormi» e «Gloria gift of life».

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