Indimenticabile Califano, oggi avrebbe 80 anni

"Io credo che nulla sia cambiato negli ultimi anni, infatti, da quando hai scelto di cantare su palcoscenici più importanti, tutto qui è rimasto uguale. Perché tu ci hai lasciato in dono tutta la tua immensa poesia, alla quale spesso ho avuto il privilegio di abbinare la mia modesta musica. Ebbene... Sappi che le cose vanno avanti proprio così: io continuo ancora a lavorare con te e per te, esattamente come volevi tu, con lo stesso affetto e la stessa energia per 'invecchiare insieme', come tu hai sempre desiderato": Frank Del Giudice ricorda così Franco Califano, che ieri avrebbe compiuto 80 anni. 

Compositore e bassista storico del Maestro (ha composto le musiche di 'Tutto il resto è noia' e altri brani interpretati e portati al successo dallo stesso Califano), Del Giudice è uno dei tanti che oggi ricordano con stima e affetto 'il Prevert di Trastevere' morto nella sua casa di Acilia il 30 marzo 2013.

Con oltre 1000 canzoni scritte nella sua carriera, venti album all'attivo, tanti pezzi di successo scritti per altri, da Mia Martini ('Minuetto' e 'La nevicata del '56') a Ornella Vanoni ('La musica è finita' e 'Una ragione di più'), da Bruno Martino ('E la chiamano estate') a Fred Bongusto ('Questo nostro grande amore'), 'il Califfo' si è conquistato un posto di primo piano nella storia della canzone italiana e della canzone dialettale romanesca.

Anche Gianfranco Butinar celebra Califano con un evento che omaggia, in particolare, il 'poeta maledetto' nel giorno in cui ricorre l'80° anniversario della nascita. 
Fantasista e animatore, Butinar racconta un aneddoto: "Ero a casa del Maestro quando, per gli 80 anni compiuti dall'immenso Frank Sinatra, in tv scorreva il concerto che fece al Madison Square Garden di New York. In prima fila a rendere splendida la cornice del quadro nel parterre figuravano Bruce Springsteen, Sting, Elton John tra i tanti big. Era il 21 novembre 1995, da quel giorno mi rimase dentro qualcosa di incancellabile, di eterno, di immortale. Nella sua poltrona da presidente dove siedeva sempre nella sua abitazione in via Sisto IV partì un sorriso triste, con felicità amara. Califano mi guardò e disse: 'Te rendi conto? Solo in Italia se inventano i gruppetti di ragazzini! In Francia i poeti maledetti rimangono sempre giovani, in America tutti a omaggiare il più grande cantante di tutti i tempi, solo in Italia fanno finta de gnente, e danno lustro alle meteore che durano il tempo di una cicala. Il paragone é irriverente, lo so, io non sono Sinatra, però pensa che bello sarebbe fare un concerto il giorno degli 80 anni, con tutti i grandi in prima fila ad applaudire uno che ha vissuto come me vivendo in pratica le sue teorie, nelle magie come negli sbagli, sempre!'".

"Questo sfogo mi scosse in maniera devastante – prosegue Butinar - e, dopo la scomparsa di Franco, ho pensato fosse giusto esaudire un suo desiderio, uno dei sogni che aveva nel cassetto, una giornata tributo tutta dedicata a lui. E allora perché non organizzarla nel giorno del suo compleanno? Per questa grande festa ho pensato di riunire amici, fan club, personaggi del mondo dello sport come l'allenatore della nazionale Roberto Mancini, dello spettacolo, colleghi della musica, come Povia, Mariella Nava e altre sorprese dell'ultim'ora, artisti per i quali il maestro Califano pendeva o che hanno avuto un legame forte con lui come Pippo Franco. Qualcuno è andato a fargli compagnia o a cantare tra le stelle, altri il 14 Settembre, proprio quando il poeta maledetto avrebbe compiuto 80 anni, saranno all'Atlantico di Roma, in viale dell’Oceano Atlantico, a cantare sul palco per ricordare tutti insieme in un 'augurio virtuale' il grande Califano. Sarà un tributo unico con torta di canzoni, monologhi, poesie, aneddoti, inediti, tutto per questo scapestrato genio, poeta dei sentimenti, perché - conclude - dopo di lui, mai più uno così...". 

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