Suoni delle Dolomiti, cambio di programma

Cambio di programma per il concerto di venerdì 10 agosto per i «Suoni delle Dolomiti», con il virtuoso della chitarra Ferenc Snétberger e il sassofonista Tony Lakatos.

A causa dell’instabilità meteorologica prevista già in mattinata nella giornata del 10 agosto, il concerto dei «Suoni delle Dolomiti» in programma alle ore 12 al rifugio Bergvagabunden, al Passo delle Selle, verrà recuperato nel pomeriggio ad ore 17.30 al Teatro Navalge di Moena. Biglietti per l’ingresso in distribuzione fino ad esaurimento posti dalle ore 15.30 alla cassa del Teatro. Per informazioni: 0462 609620.

I due artisti ungheresi nelle loro composizioni attingono al vasto patrimonio di tradizioni e storie del loro Paese e alla tradizione dell’Europa centrale.

Non solo è la musica del Novecento, non solo riesce a mescolare e dare voce alle esperienze sonore più diverse, ma ormai il jazz è veramente un genere musicale che si arricchisce continuamente di esperienze e sonorità nuove. Ne sarà testimonianza questo evento in cui i due strumentisti che provengono da Est attingono ad uno sterminato patrimonio di tradizioni e storie senza dimenticare la grande musica prodotta nell’Europa centrale.

Ferenc Snétberger è nato in una famiglia di musicisti nel nord dell’Ungheria, è stato inizialmente influenzato da mostri sacri come Django Reinhardt e Egberto Gismonti fino a quando, durante i suoi studi al Conservatorio Béla Bartók di Budapest, si è innamorato di Johann Sebastian Bach. Critica e pubblico lo hanno celebrato come una delle poche voci veramente originali della chitarra contemporanea, un raro virtuoso capace di muoversi tra generi diversi e che ha sviluppato uno stile individuale impossibile da incasellare in una qualsiasi classificazione tanto che qualcuno ha scritto: «Quello che suona è jazz, è classica, è musica brasiliana; la grande arte di Snétberger sta nel dialogo tra oggi e ieri, è nella sintesi».

Al suo fianco il sassofonista jazz Tony Lakatos, anche lui ungherese anche se vive a Francoforte in Germania, dove è arrivato nel 1981 dopo aver frequentato il Conservatorio Béla Bartók di Budapest. In Germania è diventato uno dei sassofonisti più noti a livello internazionale partecipando come leader o sideman alla registrazione di qualcosa come 350 lavori.

I «Suoni delle Dolomiti» riprenderanno il 20 agosto al Pian della Nana in Val di Non con il concerto dell’Andrea Motis Quintet all’insegna del jazz d’autore. A poco più di vent’anni questa bravissima artista - cantante e trombettista - è una vera stella del jazz. Dopo aver partecipato a numerosi album ha racchiuso il proprio mondo sonoro in un lavoro solista, Emotional Dance, in cui si muove tra standard e pezzi propri e incanta anche quando porta la lingua catalana nelle atmosfere del jazz. Per lei suonare la tromba è come meditare mentre il suo modo di cantare è stato paragonato a quello di vere e proprie leggende come Billie Holiday e Norah Jones. 

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