A Portobeseno musica e cultura

di Fabio De Santi

Seconda, intensa, giornata di appuntamenti per Portobeseno il festival organizzato dall’associazione culturale Libera Mente.

S’inizia alle 15 con la presentazione del libro di Nicola Di Croce, Suoni a margine. La territorialità delle politiche nella pratica dell’ascolto edito da Meltemi. Un testo che si propone di indagare le connessioni tra ambiente sonoro e questioni urbane e territoriali attraverso l’ascolto. Un approccio inedito di ricerca per reinquadrare quelle particolari trasformazioni legate a fenomeni come lo spopolamento, la gentrificazione, il turismo, le sperequazioni, la scomparsa di identità locali e di patrimoni culturali intangibili.

Alle 18 invece c’è la presentazione, con il regista Giuseppe Carrieri del documentario Custodi dei suoni. Le immagini girate dal regista napoletano sono proprio quelle del festival Portobeseno con gli ideatori di questa manifestazione, Davide Ondertoller e Sara Maino che accompagnano i bambini delle scuole di Volano, Calliano e Besenello a indagare la memoria orale dei loro paesi, ascoltando le storie degli anziani, ma anche a registrare i suoni ambientali che caratterizzano quei luoghi, per attivare dinamiche di ascolto più attente. In serata spazio alla musica con la performance elettronica Recombinant proposta da Massimiliano Viel per un tributo ai compositori di tradizione classica del Novecento che hanno contribuito a definire l’idea di «musica contemporanea».

Un software apposito si occupa, sotto la guida di Viel, di mescolare e ricomporre dal vivo centinaia di frammenti, della durata dal mezzo secondo a pochi secondi, delle opere di autori come Berio, Cage, Ligeti, Stockhausen, Xenakis, Scelsi e Donatoni. A seguire il dj set di Luca Buonifante sotto la sigla di «Audio – Visioni»: un progetto che si basa sul concetto di visione sonora, ovvero su ciò che di recondito ed inconscio si attiva dentro di noi quando entriamo in contatto con un nuovo ambiente sonoro.

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