In 40 mila per Vasco: show a Torino

"Benvenuti, ben arrivati, bentornati!". Sono passate le nove da qualche minuto e il cielo è ancora chiaro quando l’energia di Vasco Rossi travolge i 40 mila dell'Olimpico di Torino, nella prima serata del suo Non Stop Live 2018. Un esordio in due concerti - entrambi sold out - dopo la data zero di Lignano.   

Vasco, prima data a Torino

Occhiali da sole che dopo la prima canzone spariscono rivelando gli occhi limpidi, berretto nero militare e giacca argento cangiante, il Blasco irrompe sul palco dell'Olimpico con la scarica rock di "Cosa succede in città", brano rivisitato in chiave metal-industrial che porta bene i suoi 33 anni.   

Sul palco da 70 metri, sormontato da 600 metri quadrati di schermi e fiammate alla Mad Max, prende vita un set che non lascia al pubblico un istante di tregua. Deviazioni, Blasco Rossi, pezzi degli anni Ottanta amatissimi dai fan, per rallentare i bpm solo con la più recente "E adesso che tocca a me".   

Il cappello si gira all'indietro per "Come nelle favole", che il Blasco intona con la sua inconfondibile aria scanzonata. È poi di nuovo il momento di scatenarsi su Fegato fegato spappolato, cui segue un omaggio ai Metallica, intonando un passo di "Enter sandman". Vasco corre e salta, tiene tutto il palco, compresa la sottile passerella che lo porta al centro della platea, a ricevere l'abbraccio degli spettatori. Intorno al Komandante suona una squadra consolidata, con alcune interessanti new entry. Ci sono il batterista Matt Laug, Andrea Torresani che ha sostituito Claudio Golinelli 'Il Gallò al basso, Alberto Rocchetti alle tastiere e pianoforte, Frank Nemola alle tastiere, programmazione, cori e fiati. Stef Burns e Vince Pàstano sono alle chitarre, mentre esordisce la polistrumentista Beatrice Antolini alle percussioni, sintetizzatore e cori.   

Giusto il tempo di rifiatare dietro le quinte e Vasco riappare con una 'C’è chi dice nò che pesta come non mai, e 'Gli spari soprà, che illuminata dallo show delle 50 sorgenti laser, per la regia di Pepsy Romanoff, sembra quasi psichedelica. Prosegue con alcuni pezzi degli anni Duemila, i più introspettivi Stupido hotel e Siamo soli, che chiude con una battuta, "...Ma siamo in tanti!". Il gran finale è dedicato a un inedito medley acustico e a una carrellata dei maggiori successi, 'Senza parole, Vita spericolata, Canzone e Albachiara.    

Dopo il concerto dei record a Modena per i 40 anni di carriera, superarsi era difficile. Vasco non si tira indietro, forte di un bagaglio di canzoni che ormai è patrimonio di tre generazioni. Sugli spalti dell'Olimpico si vedono bambini e genitori, coppie che si sono conosciute sulle note di Vasco e che lo seguono anno dopo anno.   

Dopo Torino il Non Stop Live arriverà il 6 e 7 giugno allo Stadio Euganeo di Padova, l'11 e 12 all'Olimpico di Roma, il 16 e 17 al San Nicola di Bari per finire al San Filippo di Messina il 21.

Ecco la scaletta della serata:

Cosa succede in città
Deviazioni
"Blasco" Rossi
E adesso che tocca a me
Come nelle favole
Fegato, fegato spappolato
(con un frammento di "Enter sandman" dei Metallica)
Delusa / T'immagini / Mi piaci perché / Gioca con me / Stasera! / Sono ancora in coma / Rock'n'roll show (Rock medley)
Vivere non è facile
Sono innocente ma...
La fine del millennio
Ciao (versione strumentale 1978)
Interludio 2018
C'è chi dice no
Gli spari sopra
Stupido hotel
Siamo soli
Domenica lunatica
Il mondo che vorrei
Brava / L'uomo più semplice / Ti prendo e ti porto via / Dimentichiamoci questa città (Electro dance medley)
Rewind
Un mondo migliore

Bis:
Dillo alla Luna / L'una per te / E... (medley acustico)
Senza parole
Vivere
Sally
Siamo solo noi

Bis 2:
Vita spericolata / Canzone
Albachiara

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