Questa sera live alla Bookique: sul palco la dark wave dei Siberia

di Fabio De Santi

Un album su coordidinate dark wave e pop che rappresenta il connubio più onesto tra l'esasperazione new wave e la dolcezza del cantautorato italiano.  

Sono queste le coordinate di «Si vuole scappare» il secondo disco dei Siberia ( nella foto ), la band livornese che suonerà questa sera, alle 21, alla Bookique . Uscito per Maciste Dichi e prodotto da Federico Nardelli, mette in luce quelle che le note d'accompagnamento al cd definiscono come: «Il battito dello spleen post-adolescenziale, gli psicofarmaci, l'ebbrezza, le relazioni, le playlist di spotify. Di fronte al nulla e alla precarietà, proprio nel momento in cui si stanno mettendo stabili radici, ci si fa prendere dalla voglia di scappare, di sfuggire e di sfuggirsi». La pubblicazione del disco è stata anticipata dal lancio del video del primo estratto «Nuovo pop italiano» girato a Roma nella casa museo dello scultore Joaquín Roca Rey e vede, come unico protagonista, l'attore Luca Filippi nei panni di un uomo affetto da Disturbo Ossessivo Compulsivo che vive ripetendo quotidianamente le stesse azioni nella stessa maniera ossessiva, finché la visione di un teschio gli rivela l'esistenza della morte e tutto cambia. 

I riferimenti sonori, dichiarati dalla band stessa, sono Interpol ed Editors da una parte, Baustelle e Luigi Tenco dall'altra. I Siberia lottano contro il tempo e la fragilità, digrignano i denti in maniera delicata ma autorevole. Il gruppo nasce nel 2010 e prende il nome dall'immaginario evocato dal libro di Nicolai Lilin «Educazione siberiana». Nell'autunno 2015 partecipano alle selezioni di «Sanremo Giovani» giungendo alla fase finale in diretta televisiva nazionale su Rai 1, con la canzone «Gioia». L'estetica musicale e la lirica dei Siberia non hanno nulla di ironico o sarcastico: rimane sempre seria, nella sua cupezza drammatica, così come nello slancio e nella felicità dei momenti più splendenti, che non mancano. Nel 2016 pubblicano, il disco d'esordio «In un sogno è la mia patria», distribuito da Artist First ed edito da Sony.

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