Elton John, esce cd tributo Revamp

L'album dedicato alla rilettura del songbook di un autore da parte di artisti famosi è un piccolo classico della discografia. Tutto dipende dal coraggio del produttore e dall'intraprendenza degli interpreti, vedi quanto fatto qualche anno fa da Hal Willner o nei primi capitoli del progetto "Red, Hot and ...". "Revamp" ("Reimagining The Music of Elton John & Bernie Taupin"), che esce domani, è innanzitutto un album celebrativo che, in pieno accordo con il da poco settantunenne baronetto, lancia la volata al lungo addio ai concerti di uno dei divi di maggior successo della storia del pop. Annunciato a gennaio, l'ultimo tour comincerà l'8 settembre e durerà circa tre anni. Salvo gli ormai consueti e super remunerativi ripensamenti. E' quasi ovvio che i titoli di "Revamp", che esce domani, siano pescati tra i classici scritti con Bernie Maupin, il paroliere che, pur con gli altri e bassi di un rapporto pluridecennale, rappresenta la parte letteraria e meno esposta di Elton John.

Come da tradizione il cast è piuttosto vario e va da Pink a Ed Sheeran, da Lady Gaga ai Coldplay, da Florence + The Machine a Mumford & Sons, Demi Lovato e Q-Tip, Mary J. Blige, The Killers, Queens Of The Stone Age. I brani sono tutti famosi o super famosi, qualcuno tipo "Candle In The Wind" (il singolo più venduto della storia) fa parte di quel tipo di canzoni che rappresentano qualcosa di più di una canzone. Nel caso di un personaggio come Elton John, che con la sua interpretazione imprime un'impronta indelebile ai brani, chi deve affrontare una cover ha sostanzialmente tre scelte: una è rimanere fedele all'originale accettando un confronto pericolosissimo. La seconda è cambiare completamente le carte in tavola, prendendosi dei rischi. La terza rimanere nel mezzo, cioè lasciando le cose più o meno come stanno (con melodie di questo genere si cade sempre in piedi) mettendoci un po' dello stile che ha consegnato la celebrità. I due estremi sono ben rappresentati da Lady Gaga ed Ed Sheeran che si sono presi il compito di cantare forse le due canzoni più conosciute: "Your Song" la signorina Germanotta, "Candle in The Wind" Ed Sheeran. Lady Gaga la fa sostanzialmente come l'originale, addirittura comincia piano e voce. Basta il primo verso, "It's a Little bit funny this feeling inside", per capire che è il momento più intenso del disco, la conferma di un talento speciale. D'altra parte di Tony Bennett ci si può fidare. Ed Sheeran invece resta in mezzo al guado, interpreta "Candle In The Wind" come fosse in cameretta. Molto intensa è "Tiny Dancer" riletta da Florence + The Machine (e questo non è sorprendente), Sam Smith con "Daniel" rischia di finire come Ed Sheeran, i Coldplay ("We All Fall In Love Sometimes"), The Killers ("Mona Lisa And Mad Hatters") e Mary J Blige ("Sorry Seems To Be The Hardest Word") se la cavano di mestiere, i Queens Of The Stone Age ricordano i Queen in "Goodbye Yellow Brick Road", Miley Cyrus ("Don't Let The Sun Go Down On Me") rischia grosso, Q-Tip e Demi Lovato propongono una versione arguta di "Don't Go Breaking My Heart", depotenziandone l'aspetto più dance. Nel brano di apertura, Elton John si diverte ad aggiornare i suoni di "Bennie And The Jets" insieme a Pink e Logic. Insieme a "Revamp" uscirà anche "Restoration", un progetto che vede i brani di Elton John e Bernie Taupin riletti dalle star del Country.

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