Il jazz e i numeri: martedì 17 a Trento il compositore americano Zack Browning

Il jazz e l’armonia dei numeri: martedì 17 a Trento il compositore americano Zack Browning

di Fabio De Santi

I numeri sono stati a lungo associati ai parametri fisici della musica: frequenze - altezze, durate e ampiezze – volumi mentre anche gli antichi cinesi credevano che i numeri potessero spiegare le relazioni fra il mondo fisico e il mondo dello spirito. Sono queste le premesse della conferenza «Harmony of numbers» del compositore americano Zack Browning, presentato da Augusto Visintin seguita da un live che si terrà oggi alle 17 nella Sala Musica del Laboratorio di Filologia Musicale del Dipartimento di Lettere a Trento.

Si tratta del secondo appuntamento universitario dedicato ai rapporti tra musica e matematica: dopo le conferenze su Fibonacci e Tom Johnson all’Università di Trento arriva Zack Browning compositore dell’Illinois dedica a Sonata Islands una nuova composizione dal titolo «Rock Furious», che verrà eseguita in prima assoluta, in previsione di una prossima incisione discografica. Oltre a Rock Furious per flauto e chitarra elettrica, Sonata Islands (nella formazione con Emilio Galante al flauto, Pepito Ros al sax, Walter Zanetti alla chitarra elettrica e Andrea Dindo pianoforte) eseguirà «Flute Soldier» per flauto e piano, «Unafraid» per flauto, sax alto e piano, «Soul Doctrine» per flauto, chitarra elettrica e piano insieme a «Silent Crackdown» per sax alto e piano.

Tali composizioni sono solitamente strutturate su idee musicali principali, serie di pattern, chiaramente distinti nella loro successione, che vengono continuamente variati e offrono un impianto percettivo non più regolato dalla rassicurante evoluzione melodico-armonica ereditata della tradizione: tutti i parametri delle idee iniziali risultano autonomamente trasformati, sulla base di schemi spesso fondati sul quadrato magico o sull’arte del Feng Shui. L’energia ritmica che permea i brani richiama alla memoria molte delle sonorità più care agli ascoltatori del ‘900 musicale: dalle rugosità di Bartók e Stravinskij, alle armonie impressioniste, così come alle mille varianti del minimalismo.

«Zack Browning – ha raccontato all’Adige Emilio Galante - torna a Trento, portando con se un regalo, una nuova composizione per flauto e chitarra elettrica, che incideremo a fine mese, insieme al resto del programma, per una produzione monografica. L’affinità estetica che provo per la sua musica nasce da un utilizzo articolato e curioso della matematica e della numerologia nella ideazione compositiva. Sorprendente nelle composizioni di Browning è la capacità di miscelare procedimenti logici estremamente astratti con la forza propulsiva e ritmica del rock».

Per quanto riguarda la conferenza Zack Browning si propone di svelare l’armonia e l’estetica dei numeri attraverso l’uso della proporzioni della «Sezione Aurea» -, di antichi quadrati magici, dell’arte taoista del Feng Shui (vento e acqua) e delle simmetrie statiche e dinamiche, così come si ritrovano nella musica classica, popolare e contemporanea.

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