Carmen Consoli all'Auditorium per esplorare nuove sonorità

di Fabio De Santi

«Da musicista mi piace sempre essere alla ricerca di nuove sonorità. Amo sperimentare, trovare nuove strade. In questo caso ho pensato ad uno spettacolo in cui al mio fianco ci fossero solo degli archi in una dimensione particolare. Ho voluto così riportare le mie canzoni in tour con dei nuovi vestiti e con quello che mi piace definire come “esperimento sonoro”. Un esperimento che potrebbe anche tracciare le linee dei miei prossimi dischi».

Sono queste le parole con cui Carmen Consoli ha tracciato per i lettori dell’Adige i contorni del live di domani sera all’Auditorium S. Chiara nel segno di «Eco di sirene» (ore 21; biglietti ancora disponibili). Al suo fianco ci saranno, rispettivamente alla viola e al violoncello Emilia Belfiore e Claudia Della Gatta, per uno spettacolo che si annuncia con un suono e degli arrangiamenti molto sperimentali, pensati appositamente per la formazione con archi e chitarra acustica.

«Con loro - racconta la cantautrice siciliana - abbiamo voluto dare un altro colore a brani che magari erano nati rock e che qui assumono una forma diversa. Canzoni che vengono eseguite in un’altra chiave e che in molti casi sembrano quasi nuove».

In scaletta ci saranno diverse sorprese con la «cantantessa», il soprannome attribuitole dai suoi fan, che suonerà anche due canzoni come «Sulle rive di Morfeo» e «Maria Catena» che da tempo non proponeva nei suoi tour e che ha voluto riproporre accanto ad altre di una setlist in continua mutazione.

Il progetto Eco di sirene è lo sviluppo del fortunatissimo tour Anello Mancante del 2008, nel quale Carmen si esibiva sola sul palco con le sue 6 chitarre acustiche. Come in quel concerto, la musica sarà la tela sulla quale tracciare riflessioni e impressioni personali; qui però i tre strumenti acustici si rimandano suggestioni diverse sugli stessi temi musicali e argomenti, dando così corpo all’ambivalenza connaturata al titolo stesso, Eco di sirene.

Una sirena è, infatti, al tempo stesso un suono d’allarme ed una creatura magica che canta per avvisare del pericolo. Una sirena ama e custodisce, assorda e allerta. Una sirena incanta e seduce. Ma può anche urlare e proteggere. È una mostruosa chimera ed una dolce fanciulla in cerca di un’anima. «Eco di sirene» è, quindi, uno spazio nel quale accogliere e dar voce e corpo alle domande sul presente, ai piccoli momenti di gioia quotidiana, alla pluralità di risposte individuali.

È tanta, dunque, l’attesa per quella che è stata la prima artista italiana a calcare il palco dello Stadio Olimpico di Roma, l’unica italiana a partecipare in Etiopia alle celebrazioni dell’anniversario della scomparsa di Bob Marley, senza dimenticare che si è esibita come headliner a Central Park ed è stata la prima donna, nella lunga storia del Club Tenco, a vincere la Targa Tenco come Miglior Album dell’anno con l’album «Elettra» .

comments powered by Disqus