L'«albero elettrico» a Lagarina jazz

di Fabio De Santi

Fra i progetti più curiosi che negli ultimi anni hanno coinvolto il pianista meranese Franco D'Andrea , una delle figure più importanti del jazz italiano, c'è senza dubbio quello legato alla sigla di Electric Tree . Un set live che verrà proposto questa sera al Parco Pizzini di Ala, dalle 21 , nell'ambito del Lagarina Jazz Festival con Franco D'Andrea che sarà accompagnato on stage da Dj Rocca (strumenti elettronici) e da Andrea Ayassot (sax alto).

Franco D'Andrea ha speso più di mezzo secolo nel mondo del jazz, ha arricchito questa musica con generosità, con rara creatività, coerenza e lucidità ed è considerato fra i musicisti jazz più rappresentativi tra quelli scaturiti dalla ricca e articolata scena italiana. L'albero elettrico, si è costituito di recente e vanta già al proprio attivo una registrazione pubblicata dall'etichetta romana Parco della Musica. Un nuovo capitolo che interpreta bene l'atteggiamento con cui il pianista elabora e affronta la propria vicenda artistica: senza pregiudizi e preclusioni, nutrendosi di curiosità e intelligenza.

«D'Andrea - sottolinea Giuseppe Segala responsabile artistico del festival - fu ospite di Lagarina Jazz cinque anni fa. Allora, in occasione del suoi settant'anni, fu proprio il nostro festival che vide nascere il suo sestetto e il concerto di Villa Lagarina, catturato dall'ottimo ingegnere dei suoni Ivan Benvenuti, ebbe l'onore entrare nella discografia del pianista, diventando la prima pubblicazione in cd del lavoro di quello straordinario organico».

Ora Lagarina Jazz presenta un'altra tappa significativa nella vicenda artistica di D'Andrea, nata dall'incontro con Dj Rocca e dal desiderio del pianista di mettere in scena una nuova sfida, legata alla sua indole di esploratore e alla personalità molto particolare dei suoi due partner. Proprio sul progetto Electric Tree D'Andrea, in un'intervista pubblicata on line dal sito Soundwall , ha raccontato: «Una delle molle fondamentali, assieme all'amalgama che siamo riusciti a stabilire con Andrea Ayassot, musicista di grande sensibilità e profondità, è stato l'incontro con DJ Rocca, un artista che ritengo straordinario, in occasione di un concerto che tenevo all'Auditorium Parco della Musica di Roma come artista in residenza, subito dopo il concorso indetto dalla trasmissione Musical Box per il quale avevo suggerito proprio il remix realizzato da Luca Rocca come il mio preferito. Dal primo ascolto ho capito che la sua visione della musica ha molto in comune con la mia. Il suo senso ritmico è eccezionale e si accompagna a possibilità timbriche speciali». 

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