Il singolo «Ci stavamo dentro» per la lunga estate di Anansi

di Fabio De Santi

È segnata dal brano «Ci stavamo dentro», l’estate di Anansi.

La canzone del musicista di Trento Stefano Bannò, in arte Anansi, fa parte della prima uscita ufficiale dell’etichetta Undamento nel cd Undamento 01 e viene descritta come la canzone dell’estate 2002 e se si ascolta il testo si comprende il perché di questo riferimento al passato.

Proprio nel booklet della compilation «Undamento 01», uscita in digitale su iTunes, Spotify e anche in copia fisica in edizione limitata (500 copie) Anansi racconta la genesi di questa canzone: «Un sacco di tempo fa, ascoltai per caso un brano di Tarrus Riley dal titolo “Young Heart”, in cui l’artista si rivolgeva al suo primo amore dei tempi della high school. Tutto, dal sound alle armonie vocali, aveva un sapore dolcemente malinconico e nostalgico in quella canzone. Mi misi in testa che prima o poi avrei dovuto scrivere qualcosa di simile che raccontasse la mia adolescenza».

Erano i primi anni 2000 sottolinea l’artista: «Quando il Nokia 3310 era il migliore tra i cellulari, gli smartphone non esistevano, il Gameboy Color era la miglior consolle portatile e la musica si ascoltava dai cd walkman. Quando, in fondo, un po’ tutti noi nati alla fine degli anni ?80 “ci stavamo dentro”».

Il brano firmato da Anansi è stato prodotto da Stefano Ceri anch’egli trentino ma residente ormai da anni a Milano e anima della label Undamento, una bellissima realtà con cui Anansi collabora da anni. «Nel suo roster e di conseguenza all’interno della compilation - sottolinea Anansi - ci sono dei bravissimi artisti come Coez, Patrick Benifei (cantante dei Bluebeaters e dei Casino Royale), Frah Quintale e David Blank (fra le altre cose èa anche corista della Pausini). Un’etichetta che profuma di hip hop, pur non facendo assolutamente hip hop».

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