Sanremo, scatta il festival Ospite anche Elton John

Un Garko fascinoso da «Dolce vita» pronto a far sognare, una Madalina Ghenea da passerella che promette 15 cambi d’abito e una Virginia Raffaele che ama giocare con la moda.

Sul palco dell’Ariston, accanto a Carlo Conti, quest’anno si gioca di stile con un terzetto che tra eleganza e trasformismo sembra ben assortito e all’altezza del compito.

Un omaggio ai 65 vincitori delle edizioni del Festival di Sanremo sarà l'apertura di stasera, martedì, nel segno della tradizione che Conti ha scelto per il suo festival bis.

Attesa per l’arrivo di sir Elton John, nel clima rovente del dibattito sulle unioni civili. Ospiti anche Laura Pausini, «che sarà protagonista di un medley», ha annunciato Carlo Conti, e il rapper franco-congolese Maitre Gims, che ha raggiunto il successo con il singolo Est-ce que tu m’aimes?, in vetta alle classifiche italiane.

Sul palco saliranno anche Aldo Giovanni e Giacomo, che festeggiano i 25 anni di carriera e fanno sapere che devolveranno il loro cachet a tre associazioni. Marta e Gianluca di Zelig, già visti lo scorso anno nella serata finale, movimenteranno tutte le serate con le loro incursioni comiche a sorpresa. Come farà anche «l’inviato speciale» in sala stampa Rocco Tanica, che ha rinunciato alla vetrina della gara per i suoi siparietti.

Ad aprire la rubrica, già collaudata lo scorso anno, «Tutti Cantano Sanremo», arriverà il centenario Giuseppe Ottaviani, recordman dell’atletica.

La gara scatterà per i primi dieci: Arisa, Bluvertigo, Giovanni Caccamo e Deborah Iurato, Dear Jack, Lorenzo Fragola, Irene Fornaciari, Noemi, Rocco Hunt, Enrico Ruggeri, gli Stadio, in rigoroso ordine alfabetico e non di uscita sul palco.

Le esibizioni saranno votate dal pubblico con il televoto e dalla giuria della Sala Stampa del Festival: i risultati peseranno ognuno per il 50%.

Grande fermento anche per l’arrivo in Riviera di Nicole Kidman: l’attrice premio Oscar salirà sul palco mercoledì. Superospiti della seconda serata anche Eros Ramazzotti, a 30 anni dalla vittoria con Adesso Tu, Nino Frassica e la cantautrice britannica Ellie Goulding, che dovrebbe cantare dal vivo la sua Love Me Like You Do.

In scaletta la gara degli altri dieci Big, sempre in ordine alfabetico: Annalisa, Alessio Bernabei, Clementino, Dolcenera, Elio e Le Storie Tese, Francesca Michielin, Neffa, Patty Pravo, Valerio Scanu, Zero Assoluto e, in apertura di serata, la sfida diretta tra due coppie di Giovani: su quattro, solo due approderanno alla finale di venerdì (il meccanismo di scelta prevede sempre un fifty-fifty tra televoto e giuria della sala stampa).

Altra doppia sfida tra le Nuove Proposte nella serata di giovedì, quella delle cover, con l’omaggio dei Campioni ai successi del passato (ancora una volta sottoposti al giudizio di televoto e Sala stampa). Superospiti dovrebbe essere i Pooh. E poi Guglielmo Scilla, protagonista della nuova fiction di Rai1 Baciato dal sole.

Venerdì si decreta il vincitore delle Nuove Proposte. I quattro finalisti si esibiranno e saranno sottoposti a televoto, giuria degli esperti e giuria demoscopica, rispettivamente con un peso del 40%, 30% e 30%. Come superospite è attesa Elisa. Sul palco tornano a esibirsi tutti i 20 campioni: la classifica provvisoria decreterà i 5 Big a rischio eliminazione. Solo uno sarà ripescato dal televoto.

Sabato il festival 2016 avrà il suo vincitore.

In apertura di serata sarà annunciato il brano ripescato per la gara. Poi all’Ariston saranno di scena Renato Zero, Beppe Fiorello, protagonista della fiction Io non mi arrendo sulla Terra dei Fuochi, e Cristina D’Avena.
Attesi e non ancora inseriti nel puzzle delle serate anche l’etoile internazionale Roberto Bolle, il comico Enrico Brignano, il colombiano J Balvin, l’irlandese Hozier con il brano tormentone Take me to Church e il belga Lost Frequencies.

INTERVISTA A CARLO CONTI

Il secondo anno sanremese, dei tre previsti, per Carlo Conti direttore artistico e conduttore della sessantaquattresima edizione del Festival della canzone italiana comincia oggi su Raiuno e durerà fino a sabato, in diretta dal teatro Ariston della città dei fiori, per cinque prime serate.

Conti passa così dalla «macedonia» (così aveva definito il suo Sanremo lo scorso anno) al «mosaico», «perché - racconta Conti - tanti sono i colori, i tasselli che rappresentano il Festival, ovvero i 20 big e gli 8 giovani in gara. Poi c’è la cornice del mosaico, io e i co-conduttori, gli ospiti italiani, quelli internazionali, i tocchi di comicità, personaggi famosi e persone normali che rappresentano vari mondi della nostra quotidianità.

Ci saranno occasioni di riflessione con tante voci diverse, e sarà anche un palcoscenico sul quale si potranno raccontare delle storie ed evidenziare dei problemi».
Guardando l’elenco dei partecipanti, salta all’occhio la forte presenza di cantanti provenienti dai talent show.

Credo che la media sia la stessa degli ultimi anni. I talent sono una bella realtà per il mondo della musica, di chi in questo momento vende e riempie i concerti. Poi, nella realtà inserisco con forza anche il primo talent italiano ovvero “Sanremo giovani”, una competizione che nelle ultime due edizioni è stata vinta da Rocco Hunt e Giovanni Caccamo, e negli anni precedenti da Arisa e Dolcenera.

Continuerà la formula della gara con l’eliminazione?

Sì, una sana competizione serve a dare il giusto pepe al Festival. La novità è nella serata del venerdì perché le eliminazioni non saranno più quattro ma cinque. Un cantante sarà poi “ripescato” attraverso il televoto: dirò gli ultimi cinque, ma non nell’ordine di classifica, e subito rimetterò in gioco il televoto e uno verrà salvato. L’annuncerò all’inizio della serata finale.

Ci saranno ancora le quattro giurie?

Sì, il pubblico con il televoto, i giornalisti dalla sala stampa di Sanremo, una giuria di esperti e una demoscopia. Ognuna influisce con determinate percentuali e nessuna può prevalere sull’altra.

Una volta il “Signor quiz” era Mike Bongiorno, adesso è lei. Le piace?

Mi nobilita, esattamente come quando dicono che nel varietà ho preso il posto di Pippo Baudo. Se ti dicono che ricordi Maradona o Pelè mica ti offendi? Loro hanno inventato la televisione, continuare il loro lavoro mi riempie il cuore.
Però nei festival mettevano più cattiveria. Lei invece farà palpitare l’amore?
Sì, ma non penso solo al sentimento, piuttosto a rialzarsi dalle cadute, a perseguire sogni, a ripartire da zero, a non dare mai nulla per scontato, a rispettare sempre il pubblico che è sovrano.

Lei appare sempre calmo, non trapela mai nessuna tensione. Come riesce ad essere così tranquillo?

Faccio tutto con grande serenità e con il massimo impegno. Ma non sto eseguendo un’operazione a cuore aperto, e dal mio operato non dipende la vita di nessuno. Spero solo di regalare, anche in questa nuova edizione del festival, alcune ore di spensieratezza ogni sera.

E dopo Sanremo quali impegni l’aspettano su Raiuno?

Ritorno con “L’eredità”. E tra aprile e maggio condurrò le nuove puntate de “I migliori anni”.

comments powered by Disqus