Bernardi: «Restituisco alla comunità un teatro che va molto bene»

di Fabio De Santi

«Sono stato chiamato quattro anni fa in un momento di crisi istituzionale che aveva avuto conseguenze dirette anche sulla quantità e sul rapporto del pubblico con il teatro. Ho trovato un corpo malato da guarire e credo di essere riuscito nel mio compito partendo dall’obbiettivo di riconciliare il pubblico di Trento con il Sociale».

Sono queste le parole scelte da Marco Bernardi, Consulente delle stagioni di Prosa, per chiudere il suo mandato quadriennale affidatogli dal Centro Santa Chiara e che si chiude per gli obblighi di legge. Il regista trentino ha rivendicato con orgoglio i risultati raggiunti dal 2015 ad oggi sottolineando l’unità d’intenti con Francesco Nardelli fresco di rinnovo nel ruolo di direttore del Santa Chiara.

«Restituisco alla comunità un teatro che va molto bene sia dal punto di vista dei numeri sia dell’eccellenza della proposta artistica e della diversificazione dell’offerta che ha raccontato il teatro italiano a 360° gradi».

Bernardi in questi quattro anni ha sempre voluto mettere davanti ad ogni scelta di spettacolo, di titolo o d’artista il valore della qualità e senza dimenticare mai il pubblico: «Ho sempre avuto in testa lo slogan «Teatro d’arte per tutti» che usavano Grasso e Stehler al Piccolo di Milano, per cercare di avvicinare il numero maggiore di persone al teatro».

Fra le prime mosse di Bernardi quella di far tornare al Teatro Sociale la Grande Prosa: «Una scelta che oggi appare scontata - sottolinea il regista - ma erano trent’anni che il teatro di prosa non veniva proposto nella location più prestigiosa della città prima per la ristrutturazione e poi per la volontà di privilegiare l’Auditorium del capoluogo. Ho sempre pensato che il Sociale fosse uno spazio meraviglioso per il suo rapporto fra palcoscenico e pubblico».

I numeri hanno premiato questa decisione con gli abbonamenti per la Grande Prosa che in questi anni sono triplicati: dalle 483 tessere del 2014/2015 si è passati alle 1.490 della stagione in corso. Per quanto riguarda le presenze complessive si è passati dalle 16.235 del 2013-2014 alle 25.349 del 2017-2018 con un trend in crescita che dovrebbe portare in questa stagione a oltre 27 mila spettatori.

Accanto agli spettacoli legati alla Grande Prosa, dal taglio «pop», Bernardi ha puntato con forza anche alle «Altre Tendenze» con dieci spettacoli, cinque al Sociale e cinque al Melotti di Rovereto, dal taglio più sperimentale.

Nulla è trapelato invece sul nome di chi sarà chiamato a portare avanti l’opera di Bernardi, la cui eredità si lega anche alla Compagnia Regionale, ma non è da escludere che, dopo un periodo di pausa, si ritrovi ancora lui nel ruolo di consulente del Santa Chiara.

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