Socrate e l'essere felici, incontro con Pietro Del Soldà

di Patrizia Niccolini


Non esiste una ricetta per ottenere la felicità, ma nella ricerca ci si può far illuminare dalla lezione dei maestri antichi.

Pietro Del Soldà ha scelto come faro Socrate, intraprendendo insieme a lui «un viaggio dentro i problemi del nostro tempo»: infelicità e solitudine.
Puntando così la luce sulle ombre, l’autore e conduttore di «Tutta la città ne parla», il programma di Rai Radio3 che approfondisce ogni giorno un tema d’attualità, ha tradotto questo cammino nelle pagine di Non solo di cose d’Amore. Noi, Socrate e la ricerca della felicità (Marsilio, 2018), e venerdì 8 febbraio alle ore 17.30 ne discuterà alla libreria Àncora di Trento.

Viviamo in un tempo di inarrestabile progresso che promette felicità e al tempo stesso di confusione, paura e perenne rincorsa di ciò che manca per essere veramente sereni.

Le questioni che gli vengono sottoposte dagli ascoltatori - spiega Del Soldà nell’introduzione - danno voce a questo clima sociale e culturale e tuttavia hanno radici che affondano nel terreno della storia fino alla Grecia di Socrate.

Ma cos’ha da dire il filosofo «a un ragazzo che non si riconosce in quello che fa, a chi si sente solo e non sa costruire un vero rapporto con gli altri, a chi è portato a credere alle fake news o a una politica impegnata a costruire nuovi muri?».

Nel libro l’autore esamina gli ostacoli alla ricerca della felicità nella vita di ciascuno e nello spazio pubblico: nella prima parte, dedicata all’«io», indica nello «smettere di ignorare se stessi» e nel «correre il rischio del dialogo» la via per liberarsi dagli inganni, poi entra nella «città» per occuparsi della vita collettiva e nella terza parte approda alla «felicità», indagando «un’idea di verità che impedisca la scissione del tessuto sociale».

La citazione del filosofo Alessandro Biral posta all’inizio dà il tono all’intera esplorazione: «Il vero sapere si risolve nel saper interrogare e nel saper rispondere. Ciò significa che nessuno riuscirà mai a diventare sapiente nell’isolamento, ma solo nell’assidua frequentazione e nel costante dialogo con i suoi concittadini».

La via indicata nei Dialoghi platonici per avvicinarsi alla felicità è proprio quella della conoscenza di sé che passa attraverso il rispecchiamento nell’altro: la «felicità è plurale», non si raggiunge da soli. Ed è perfino politica quando, governando se stessi e la città senza escludere nessuna delle parti che la compongono, realizza l’armonia delle «voci del coro».

Alle 20.30 di venerdì 8 febbraio Del Soldà sarà al Collegio Arcivescovile, proponendo una riflessione su «Socrate: la scommessa del dialogo» che concluderà il ciclo di incontri sull’educazione promosso dall’Istituto, intitolati «Come arcieri al bersaglio».

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