«Arria», la Sardegna antica a Castel Pietra

È stata inaugurata la settimana scorsa a Castel Pietra di Calliano la mostra di Antonello Serra intitolata Arria.
L’artista è di origine sarda, ma ormai vive e lavora in Trentino dal 1995.

La mostra è stata curata da Roberto Codroico e ripropone l’evento che doveva essere realizzato nel mese di giugno al Castello di Drena, ma che fu poi annullato per il crollo del muro del castello.
«Arria», deriva dal dialetto sardo campidanese, ed è una parola quasi ormai scomparsa anche in Sardegna, utilizzata solo dagli anziani. È l’anello che veniva applicato al naso del toro.
Da qui Serra si collega alla mostra considerato che i temi principali sono il dio Toro e le corna taurine, simboli legati alla storia nuragica sarda.

In questa mostra i visitatori potranno ammirare grandi tele dipinte negli ultimi tre anni, totem, scudi nuragici e i «telari», così battezzati da Maurizio Scudiero che da anni segue e cura l’artista.
Si tratta di una mostra di grande impatto accompagnata dal video in 3D realizzato dall’artista Stefano Benedetti. Nel video l’arte di Serra si mimetizza con le mura del castello, diventando un vero spettacolo. All’inaugurazione è stato proiettato al tramonto sulla grande facciata della rocca.

Antonello Serra ha voluto che ad accompagnarlo in questa sua personale, ci fossero trenta maestri di alta qualità artistica, trenta come i suoi anni di attività, dando vita ad una mostra collettiva dal titolo «Una traccia per Arria».
Durante il periodo espositivo, che durerà fino al 30 novembre, il Castello sarà animato da altri eventi legati al progetto «Arria», tra cui la presentazione del libro «Una strada in salita» di Gentile Polo, un convegno su Castel Pietra di Roberto Codroico e una performance poetico-musicale di Walter Vettori.

Per chi fosse interessato a visitare la mostra è necessaria la prenotazione sul sito castelpietra.info/

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