Le stranezze di De Chirico in mostra

Il museo delle stranezze di Giorgio de Chirico è il titolo di una mostra che sarà ospitata da venerdì 19 ottobre al 2 dicembre ad Ala, a palazzo Pizzini, con diverse opere del pittore, alcune delle quali inedite.

Si tratta di una collezione privata che racconta le invenzioni e le stranezze dell’artista e conduce il visitatore in un viaggio tra enigma e sogno, elemento che è sempre stato filo conduttore dell’arte del pittore. Le desolate piazze d’Italia vengono illuminate da un timido sole autunnale, abitate da personaggi misteriosi ispirati dalle storie della mitologia greca e dalla profonda consapevolezza dei moti dell’animo umano.
Gli oggetti vengono ingigantiti e spostati in posti innaturali e le prospettive vengono completamente rotte.
Ogni nesso logico viene ribaltato.

Tutte le opere recano il titolo a pugno dell’autore e il timbro a secco di Casa de Chirico. In esposizione ci sono litografie, acqueforti e incisioni colorate a mano o in bianco e nero, collezionate in più di 45 anni di ricerca in Italia e all’estero, molte delle quali ormai introvabili e molto preziose. Tra le opere esposte: Enigma del Pomeriggio, La Sponda Misteriosa, Zeus, I Mostri, Lo Sgombero, La Biga invincibile, Interno Metafisico, Gli Archeologi, La Fontana del Mistero.

Chiamato anche il pittore del mistero, De Chirico riuscirà con il suo nuovo modo di dipingere a cambiare la storia dell’arte ed ad influenzare tutti i successivi movimenti. Con la sua pittura e la sua visione, anticipa e getta le basi di movimenti come il Dadaismo, il Surrealismo e il cosiddetto Realismo Magico, diventando un punto di riferimento stilistico fondamentale per il Novecento pittorico e architettonico ed anche per le correnti artistiche europee ad esso affini. Le sue invenzioni influenzeranno anche l’arte nel secondo dopoguerra specialmente la Pop Art. Far vedere ciò che non si può vedere è stato fin dall’inizio lo scopo della sua ricerca artistica e chiama Metafisica la sua pittura perché essa ci mostra che il mistero e l’enigma non stanno al di là, ma dentro le cose fisiche, nella molteplicità di sensazioni che sprigionano le immagini e le forme qualora vengano rotti i nessi logici di relazione tra loro. Giorgio De Chirico getta quindi le basi di un nuovo modo di esprimersi fondato non sull’apparenza dell’oggetto, ma sulle sue possibilità di significato. Per primo si rende conto che ogni forma che vediamo trae il suo vero valore dalla nostra coscienza per le infinite associazioni e ricordi che può suscitare in noi.

La mostra è organizzata da Art Action e curata da Azzurra Casiraghi e Brasilia Pellegrinelli in collaborazione con il Comune di Ala ed il suo ufficio cultura.
La mostra, già esposta nei mesi scorsi in altre località del Trentino, fa tappa così in Vallagarina e per questo ha scelto Ala ed in particolare palazzo Pizzini.

Il palazzo alense aveva già ospitato una mostra nei mesi scorsi, e si conferma un nuovo centro dell’arte e della cultura per il centro storico alense.

La mostra verrà inaugurata oggi, giovedì 18 ottobre alle 17.30, alla presenza delle curatrici e dell’amministrazione comunale.

Sarà aperta fino al 2 dicembre, nei fine settimana, il sabato dalle 16 alle 18, domenica dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18. Sarà visitabile su richiesta anche nei giorni feriali, dal lunedì al venerdì, per gruppi e classi scolastiche (ufficio cultura: 0464 674068, 0464 678751).

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