Addio a Ceronetti, scrittore, poeta e drammaturgo

È morto a Cetona Guido Ceronetti, scrittore, poeta e drammaturgo, che amava Celine. Colpito da una broncopolmonite non si è più ripreso. Aveva compiuto 91 anni, in ospedale, il 24 agosto.
Lo comunica la casa editrice Adelphi con cui aveva pubblicato nel 2017 la raccolta di aforismi e pensieri «Messia» e nella primavera del 2018 «Odi», una scelta sue traduzioni delle odi di Ovidio.

Nato a Torino il 24 agosto 1927, Guido Ceronetti da molti anni si era ritirato in Toscana dove aveva una casa, a Cetona, per dedicarsi soprattutto alla scrittura. Nel 2008 aveva avuto il vitalizio della legge Bachelli per i «cittadini illustri».
Esemplare il suo «Viaggio in Italia», uscito in volume nel 1983, compiuto a piedi, con treni locali e corriere da Nord a Sud, dal Po avvelenato a «uno dei peggiori luoghi» del paese, Napoli.

Intellettuale contro, grande amico di Cioran, che aveva introdotto in Italia, e appassionato di Celine, era traduttore dal latino (Marziale, Catullo e Giovenale) e dall’antico ebraico (cinque libri della Bibbia). Poeta oltre che scrittore e drammaturgo, aveva una grande passione per il teatro nata con le marionette, fatte anche con le sue stesse mani, e condivisa con la moglie Erica Tedeschi con la quale nel 1970 aveva dato vita al Teatro dei Sensibili. Spettacoli a cui assisterono Eugenio Montale, Guido Piovene, Natalia Ginzburg, Luis Bunuel e Federico Fellini.

Famose le sue interviste impossibili, dialoghi immaginari tra un intellettuale contemporaneo e un personaggio storico, andate in onda nel 1974 sul secondo programma di Radio Rai.

Ceronetti ha partecipato alla Resistenza occupandosi di stampa clandestina e nel dopoguerra ha vissuto scrivendo su vari giornali e riviste. Ha cominciato a pubblicare libri a partire dagli anni ‘70 e ha pubblicato con Einaudi e Adelphi. Nel 2017 gli era stato dedicato il documentario «Il filosofo ignoto».

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