Non c'è pace dopo la guerra La mostra al Mag di Riva

Uso dei droni killer, la prof Meloni: «Italia complice»  

Non c’è pace dopo la guerra. Quando si smette di sparare, una volta seppelliti i morti, restano i conflitti sociali. Spesso si tratta di focolai pronti a riaccendersi. Di questo parla la mostra NO WAR NO PEACE allestita al Mag (Museo Alto Garda) di Riva del Garda, che verrà inaugurata venerdì alle 18. Nelle sale al piano terra si potrà fare un “viaggio emozionale” nella storia passata e recente.

Si potranno vedere fotografie e videointerviste inedite. Fra queste c’è quella alla professoressa Chantal Meloni, docente dell’Università di Milano, che parla dell’utilizzo dei droni killer in aree geografiche molto vicine a noi, dove però formalmente non ci sono guerre in corso. 

L’uso degli aerei senza pilota pone la questione della violazione sistematica dei diritti umani.  L’Italia – spiega la docente – ha siglato un accordo con gli Stati Uniti per l’uso dei droni armati. Ha concesso l’utilizzo della base di Sigonella, ma formalmente non si sa nulla di questo «contratto» e il governo finora si è appellato al «segreto di Stato».

Intanto però i civili in alcuni Paesi muoiono nell’indifferenza generale. C’è anche una vittima italiana. Ecco la video-denuncia della professoressa Meloni: 

 

La voce della professoressa Meloni verrà quindi ascoltata nella mostra promossa in collaborazione con l’Atlante delle guerre e dei conflitti del mondo: www.atlanteguerre.it

La mostra NO WAR NO PEACE parla dunque delle guerre passate e di quelle presenti, quelle di cui non parla mai nessuno, o quasi.

L’attenzione volge verso la fragilità insita nel termine «pace», a diciotto anni dalla fine del «secolo breve»: non sempre infatti la pace è conseguente – come crediamo – alla fine di una guerra. Sono decine, negli ultimi anni, le guerre cessate che non hanno però determinato la pace. 

Anche l’Europa degli ultimi decenni è disseminata di tristi esempi di stati di pace non raggiunti. Il piano terra del Museo di Riva del Garda si trasforma così in una scenografia per un percorso di emozioni e pensiero, tra macerie, immagini e racconto. 

La mostra No War No Peace rientra nel progetto Guerre e Pace. 1918-2018 che il Mag nel 2018 dedica al centenario della fine della Prima guerra mondiale e che si articola in tre mostre dispiegate in diversi momenti negli spazi del Museo di Riva del Garda e in una variegata proposta di appuntamenti dalla primavera all’autunno presso i forti del Monte Brione ubicati lungo il Sentiero della Pace a Riva del Garda.

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