La nottata «V.M. di 18 anni» fa boom In 127 dormono al museo (pagando 80 euro)

di Alberto Piccioni

«Due cose riempiono l'animo di ammirazione e venerazione sempre nuova e crescente: il cielo stellato sopra di me, e la legge morale dentro di me», le parole di E. Kant sono state la buonanotte per i 127 ospiti notturni del Muse. Tanti, sopra le aspettative, sono arrivati alle 20 all'ingresso del Muse per un'operazione unica nel suo genere, rivolta a persone adulte («Incontri del terzo tipo: V.M di 18 anni», era l'indicazione sulla serata).

Per i bambini la «Nanna al Muse» è tradizione, ma in Italia mai nessuno prima aveva pensato di far dormire in un museo della scienza 127 persone adulte. Con che scopo? Una provocazione, forse, che lo staff del museo più alternativo della città, guidato da Michele Lanzinger, ha lanciato riscuotendo un buon successo, al netto del biglietto di ingresso non proprio alla portata di tutti: 80 euro. Il risultato e il senso, la mattina dopo, diventa chiaro: in un'epoca di divisioni e paure, di new jersey al mercatino di Natale, è possibile trovare il modo di stare assieme per parlare di scienza, assaggiare cibi del futuro, percepire che uno spazio pubblico torna ad avere un valore sociale e culturale. Appena entrati, dopo aver lasciato il bagaglio e il giaciglio in appositi contenitori, ci si poteva accomodare per l'aperitivo. Classico vino bianco o mix molecolare ultimo grido, tartine con il crudo o biscottino con farina di grilli (che han finito di frinire per mischiarsi a farina e burro). Per i più coraggiosi (che avevano dovuto firmare una liberatoria per sollevare il Museo da responsabilità su eventuali conseguenze dell'insolita ingestione) si potevano assaggiare altri tipi di insetti: cotti e mangiati, senza particolare trattamento. Del resto, ha spiegato l'esperta, il gusto dell'insetto dipende da come viene allevato. Come per bovini o pollame.

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Dopo l'insolito spuntino gli ospiti sono stati divisi in tre gruppi: a turno hanno potuto seguire tre tipi di talk show, uno sulla passione con Ruggero Tita, campione mondiale Vela e Francesco Guatieri, ricercatore INFN; l'altro sulle fake news con Roberta Lanfranchi, speaker radiofonica e personaggio TV e infine un divertente incontro sul sesso delle piante con Flavio Oreglio, comico catartico e il botanico Costantino Bonomi. Negli intervalli era possibile visitare gli archivi del Muse, quelli che di solito restano chiusi al pubblico. Animali di tutte le specie sono conservati in ambienti protetti, sotto la strada che corre tra il quartiere delle Albere e il Muse. Il «cielo stellato» di kantiana memoria lo si poteva osservare sulla terrazza del museo: fino alle 2 di notte con un teleobiettivo e degli esperti astronomi. Dopo la mezzanotte, tisana rilassante, preparazione dei sacchi a pelo al piano interrato, con vista verso l'alto sul «grande vuoto» dove sono sospesi animali d'ogni tipo. Si poteva tirar tardi ai piani alti del museo, passeggiando o chiacchierando. La sveglia mattutina è stata curata da un gruppo di oboisti che hanno lentamente fatto riprendere coscienza ai dormienti. Subito ginnastica per risveglio muscolare soft e infine una ricca colazione. Soddisfatti gli organizzatori, così come i partecipanti, a giudicare dai commenti sui social. Da ripetere, dicono in tanti, perchè social non è solo virtualità, ma può diventare spazio culturale condiviso, fosse solo per una notte.

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