Tolkien, in arrivo il film «Una storia di amicizia»

Il 21 luglio alla 49esima edizione del Giffoni Film Festival verrà proiettato il film Tolkien del regista Dome Karukoski, al cinema dal prossimo 26 settembre e distribuito in Italia da 20th Century Fox Italy.
Il biopic ripercorre gli anni formativi della vita del famoso autore, nel momento in cui trova amicizia, coraggio e ispirazione a scuola, tra un gruppo di scrittori e artisti. La loro fratellanza si rafforza mentre crescono e vivono insieme l’amore e la perdita, compreso il tumultuoso corteggiamento da parte di Tolkien della sua amata Edith Bratt, fino allo scoppio della Prima Guerra Mondiale che minaccia di distruggere il loro legame.

Il regista di Tolkien, il finlandese Dome Karukoski, al Taofest riconosce che il suo film è sì un biopic del padre di «Il signore degli anelli», ma per nulla declinato al fantasy: «è piuttosto - dice - una storia d’amicizia che si lega anche un po’ alla mia vita». E aggiunge: «anche coi produttori e sceneggiatori ci siamo chiesti: da quanto tempo manca all’appello un film sull’amicizia maschile tipo “L’attimo fuggente”?». E così in Tolkien, in sala dal 26 settembre con la Fox, tutto parte dalla Prima Guerra Mondiale, nell’inferno della Somme, dove John Ronald Reuel Tolkien vive la sua personale guerra di trincea. E dove il futuro scrittore perde uno dei tre suoi talentosi amici di Oxford votati all’arte e con cui condivide tutto. J. R. R. Tolkien, interpretato da Nicholas Hoult (Skins, la serie britannica, A Single Man, X-Men - L’inizio, Mad Max: Fury Road), è così visto più che altro nella fase in cui il suo mondo pieno di immagini e suggestioni vive ancora nella sua mente. Insomma del tutto lontano dall’essere lo scrittore più letto al mondo con 150 milioni di libri venduti. E forse ha ragione chi dice che era impossibile rendere davvero giustizia al «grande mago delle Terre di Mezzo» e dello Hobbit in soli 112 minuti e con un budget modesto.

«Per me, una delle maggiori sfide è stata quella di esprimere visivamente la mente di un genio. Ho scavato così a fondo nelle storie di Tolkien come nelle sue illustrazioni, cercando di capire come funzionava davvero la sua mente. Volevo - continua il regista - che sia quelli che amano i suoi libri sia quelli che non li conoscono fossero in grado di rintracciare lo spirito di Tolkien e della sua Terra di Mezzo. Ho in comune con Tolkien molte cose - spiega Karukoski - ho cominciato a leggere i suoi libri a dodici anni e crescendo mi sono reso conto di quanto fossero importanti per me i suoi libri. Anche io ho poi conosciuto mio padre tardi e ho avuto problemi di povertà che ho superato anche grazie alla lettura dei suoi libri». Nei confronti dei molti fan di Tolkien - oltre che scrittore, filologo, glottoteta e linguista britannico. - il regista non ha mancato di sentire una grande responsabilità: «Quello che ho temuto di più era di fare una storia noiosa. Per me è sempre stato importante fare un racconto vivace e rispettoso di una persona vissuta davvero». Nel cast del film anche Lily Collins, Genevieve ÒReilly, Colm Meaney e Tom Glynn-Carney.

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