Cannes: Palma d'oro a Parasite Banderas miglior attore

Palma d'oro di Cannes alla Corea. Vince il film Parasite, di Bong Joon-ho. Ad Atlantique di Mati Diop il Grand Prix, mentre Antonio Banderas, per Dolor y gloria di Pedro Almodovar, e Emily Beecham, per Little Joe di Jessica Hausner, vincono i premi come migliori attore e attrice. Ai fratelli Jean Pierre e Luc Dardenne, per il film Young Ahmed, il premio per la miglior regia. L'Italia resta a bocca asciutta, nessun riconoscimento per 'Il Traditore' di Marco Bellocchio con Pierfrancesco Favino, che era l'unico film italiano in concorso.

Verdetto premia i poveri del mondo e le donne - Vincono un gran bel film perfetto per Cannes, PARASITE del coreano Bong Joon-ho, tre donne su quattro in gara, la politica, ma soprattutto la povertà centrale in tutta questa edizione del Festival di Cannes. Niente invece a IL TRADITORE di Marco Bellocchio, per la quinta volta in concorso sulla Croisette, un vero peccato, perché il film ha subito mostrato la sua vitalità internazionale con vendite in 24 paesi, America compresa. Intanto la Palma d'oro a PARASITE, una storia di ricchi contro poveri, una lotta di classe ravvicinata dove a fare la differenza c'è anche l'olfatto. I poveri puzzano un po' troppo per i ricchi, o almeno, è quello che capita tra le due famiglie protagoniste: i poverissimi Ki-taek e i ricchissimi Park. Il Grand Prix va ad ATLANTIQUE della franco-senegalese Mati Diop, prima regista di origini africane a correre a Cannes, racconta invece chi dalla povertà scappa: i boat-people che dal Senegal si imbarcano verso la Spagna. Ex aequo nel segno della povertà anche al Premio della giuria che va a LES MISERABLES di Ladj Ly ambientato nelle banlieue parigine tra gitani, fratelli musulmani, papponi, prostitute nigeriane, ladri e i poliziotti, e al brasiliano BACARAU di Kleber Mendonca Filho e Juliano Dornelles. Un film quest'ultimo dalle molte anime, arcaica, ipermoderna, western, fantascientifica e surreale. Il tutto, ovviamente, all'interno di una linea che divide metafisicamente il mondo ricco da quello povero.

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