Arriva all'Astra di Trento il Festival del cinema spagnolo dal 14 maggio prossimo

C’è pure il film (”Carmen y Lola”) su una gitana (quindi zingara) che dovrebbe sposarsi con un uomo deciso dalla famiglia, ma invece si innamora di una donna. Chissà se piacerà all’assessore alla Cultura, il leghista Mirko Bisesti, che è fra i promotori di questo “Festival del cinema spagnolo” che arriva al cinema Astra di Trento dal 14 maggio.

La rassegna torna «grazie alla collaborazione di Trentino Film Commission e il sostegno della Provincia autonoma di Trento - Servizio attività culturali». L’appuntamento è all’Astra martedì e mercoledì, dal 14 al 19 maggio. Tutte le proiezioni sono in versione originale con sottotitoli in italiano.
Ospiti d’onore di questa tappa trentina, saranno i giovani registi, Ana Schulz e Cristobal Fernandez, autori dell’acclamato “Mudar la piel (Cambiare pelle)”, mercoledì 15 maggio alle 21.

Il Festival, organizzato da EXIT Media e dall’Ufficio Culturale dall’Ambasciata di Spagna in Italia, dopo aver celebrato a Roma la sua 11ª edizione, si trasforma come sempre in manifestazione itinerante, portando in varie altre città italiane una selezione del miglior cinema spagnolo e latinoamericano di qualità, in versione originale con i sottotitoli in italiano.

L’immagine ufficiale è opera di Esteban Villalta Marzi, artista italo-spagnolo di fama internazionale che tra gli anni Ottanta e Novanta diventa un membro attivo del movimento artistico “Movida Madrilena”, confermandosi come uno dei maggiori esponenti della Pop Art europea.

L’evento speciale sarà quello del 15 maggio con il film rivelazione in concorso a Locarno “Mudar de piel”. La pellicola dimostra come restino ancora molte storie da raccontare intorno agli Anni di Piombo in Spagna e il conflitto basco, come l’enigmatico rapporto tra Juan Gutiérrez e Roberto Flórez. Il primo, filosofo e ingegnere, fu mediatore di pace fra l’ETA (forza d’opposizione armata per l’indipendenza dei Paesi Baschi) e il governo spagnolo negli anni ’80; il secondo fu il suo braccio destro, e assieme condivisero anni di battaglia per il processo di pace. Un’amicizia di ferro, profonda, avvolta da un fitto mistero che Ana Schulz, figlia unica di Juan, e Cristóbal Fernández cercano di comprendere e investigare: alla fine degli anni ‘90 infatti Flórez sparisce senza preavviso, senza lasciar traccia di sé. Risulta subito chiaro che era un infiltrato sotto false spoglie. Era un agente dei Servizi Segreti? Chi era in realtà Roberto? Autentica perla dell’ultimo cinema spagnolo indipendente, capace di mutare da documentario storico-familiare a thriller di spionaggio.

Il Festival propone poi una selezione delle produzioni spagnole più significative dell’ultima stagione, come “Carmen y Lola”, fresco vincitore di due Premi Goya come Miglior Opera Prima e come Miglior attrice non protagonista; altro Premio Goya, vero e proprio caso cinematografico in Spagna e campione al box office, è l’esilarante “Muchos Hijos, Un Mono Y Un Castillo (Molti figli, una scimmia e un castello)”, di Gustavo Salmeron; “Goodbye Ringo” di Pere Marzo sugli Spaghetti Western che si realizzarono tra Spagna e Italia negli anni ‘60; “Las distancias” opera seconda di Elena Trapé, trionfatrice al festival di Malaga 2018; “Matar a Jesus” dell’astro nascente del nuovo cinema colombiano, Laura Mora; e in anteprima “Yuli”, lungometraggio di Icíar Bollaín (Te doy mis ojos; También la lluvia; El olivo), vincitore premio al festival di San Sebastian come Miglior Sceneggiatura per Paul Laverty. Il film sarà distribuito in Italia da Exit Media.

Info: www.cinemaspagna.org - Biglietti a 8,50 € intero e 5 € ridotto per studenti e over 60. 2 spettacoli in giornata 10 € - Sono validi gli abbonamenti del Multisala Astra.

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