All'asta gli abiti Saint-Laurent della Deneuve

Parigi si prepara all’asta vintage di Catherine Deneuve: verranno venduti il 24 gennaio da Christie’s Paris (e in parte su internet) oltre 300 dei suoi abiti firmati Yves-Saint-Laurent. Intervistata da Le Figaro, l’attrice settantacinquenne replica seccamente ai veleni sui soldi. «Nessuno può pretendere di sapere cosa farò di quel denaro. Ci sono cose pubbliche, e cose private. Alla scuola della mia nipotina le dicono: “Allora? Nonna si vende i vestiti...ha bisogno di quattrini!”».

Critiche che l’icona chic della Francia liquida con con un sorriso. «Non intendo certo rispondere o ancor meno giustificarmi - spiega al giornale - Ho la mia idea e la tengo per me. Non sono adepta dei social nè di rivelazioni intime».

L’attrice è categorica. Ciò che intende fare con quei soldi riguarda solo lei. Più che una questione economica, la maxi-vendita da Christie’s sembra dipendere da una questione pratica. Se vuoi conservarli bene - dice Catherine Deneuve -350 pezzi «occupano molto spazio. Bisogna curarli». «Ho venduto casa in Normandia dove li custodivo in soffitta, appesi, ad una temperatura adatta. Ma non li indossavo più». Di qui la decisione di cedere tutto.

Intervistati dai media, gli esperti vintage illustrano alcuni degli abiti mitici che andranno in vendita. Come quello che Deneuve ha indossato durante l’incontro con la regina d’Inghilterra, a Londra in occasione del Royal Film Performance del 1966 o quell’altro con Alfred Hitchcock nel 1969. Ma la vendita evento - programmata, forse non a caso, in piena fashion week, quando Parigi brulica di appassionati del genere - è anche un pezzo di storia di Moda e Costume del XX secolo.

40 anni di complicità, tra Catherine Deneuve e Yves-Saint-Laurent, che la vestì per la prima volta a 22 anni.

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