Gorghenfest: due serate di musica fra ritmi rap e vibrazioni rock style al parco delle Gorghe

di Fabio De Santi

Una giornata in più dedicata all'hip hop e alla rap culture: è questa la novità della Gorghenfest una delle kermesse più importanti per la scena musicale trentina. In occasione della nona edizione, che come sempre avrà come location quella del parco delle Gorghe, infatti i ragazzi dell' Associazione Megaras hanno deciso di raddoppiare: "Per la prima volta la manifestazione non si svolgerà in un'unica giornata, ma bensì in due: venerdì 14 e sabato 15 giugno.

La serata di venerdì sarà all'insegna del battito delle rime rap ed è stata pensata insieme ai ragazzi del nuovo collettivo Mcz Army di Meano e dintorni: venerdì oltre all'esibizione dei membri del collettivo è prevista anche anche una battle di Freestyle mentre headliner sarà Ares Adami uno dei più noti rapper della scena regionale. Il sabato, come da tradizione, sarà caratterizzato da una doppia anima, rock sul palco principale, mentre più acustica e intimistica sul secondo palco. On stage, nel corso della gionrata si esibiranno le "Salopette", duo acustico al femminile composto da Elisabetta e Giorgia, seguite dai "Cannibali commestibili" un trio stoner rock che arriva dalla Piana Rotaliana in una delle sue prime apparizioni. E' invece un vero e proprio debutto quello degli "Zero" la nuova band creata da Strini, già mente dei The Zeroids, che propone un garage pop dalle curiose venature ispaniche. Le note saranno poi quelle dei "Crinemia", dei "Blu Kobalto", duo compsto da Alessandro Gobbi, voce e chitarra acustica e Domenico Virgiglio, chitarra elettrica, seguiti da Alex Frizzera, cantautore e produttore con l'Inghilterra nel sound ma i monti trentini nel cuore.

Con i Maude ci si tufferà in atmosfere fra punk, emo e alternative rock, per passare al combat folk del cantautore Luciano Forlese e al furore dei roveretani De Due Duo. A chiudere la Gorghenfest 2019 ci penserà il trio L'Opera di Amanda che ha appena sfornato il suo nuovo disco "Farfalle". Si tratta di un album indie rock con sfumature elettroniche e una certa attenzione al cantautorato italiano. "Il titolo Farfalle - raccontano i tre musicisti della Val di Cembra - lo abbiamo scelto perché ci piace associare le canzoni di questo album a delle farfalle, che volano in posti diversi. E anche perché, inevitabilmente, visto che sono trascorsi quattro anni dal nostro ultimo lavoro (Chimere) noi stessi ci sentiamo delle farfalle, essendo cresciuti e cambiati".

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