Trentino Danza Estate: stasera a Tesero contest hip hop e sabato a Cavalese l'evento finale

di Fabio De Santi

Trentino Danza Estate diventa maggiorenne e celebra i suoi primi diciott’anni con un’edizione ricca di appuntamenti nel segno della formazione per i talenti della coreutica del futuro. Ad ospitare Trentino Danza Estate sarà come da tradizione Tesero in Val di Fiemme che da anni accoglie ragazzi e ragazze, dagli 8 ai vent’anni,  desiderosi di studiare le varie tecniche della danza, dal classico al contemporaneo, dall’hip hop fino all’acrobatica. L'Associazione Trentino Danza Estate, presieduta da Flavio Delvai, propone una settimana  con spettacoli di danza serali ed eventi: l'obiettivo di Trentino Danza, Estate, che ha in Paolo Golser e Donatella Zampiero i suoi direttori artistici, è quello di fornire strumenti di formazione nel campo della danza attraverso una settimana intensiva di studio con docenti e coreografi di fama internazionale provenienti da tutto il mondo. In questo modo i partecipanti hanno l'opportunità di frequentare i corsi organizzati, sia per coltivare una passione personale, che per entrare nel mondo dei professionisti.

Sul fronte dei docenti lo staff di questa edizione è formato da: Giulio Crocetta per l'acrobatica, Mad Mike per la Dance Hall, Cristina Amodio e Barbara Protti per la danza classica, Gianluca Ferrato per il musical, Daniele Ziglioli per la danza contemporanea, Caterina Felicioni e Michael Cassan per la danza moderna, Tony Stone, Patrick Ang, Peter Valentin e Nough per l'hip hop.

Ieri, mercoledì 29, al Teatro Comunale di Tesero è andata in scena “TrentinoLab”, la performance di danza affidata ai coreografi Filippo Steri e Alessandro Renaldi, ovvero Nough. Questa sera, giovedì 30, appuntamento con il contest di hip hop e break dance del 30 a Tesero, sabato 1 settembre chiusura al Palasport di Cavalese con lo show che avrà come protagonisti tutti gli allievi e insegnanti. Trentino Danza Estate guarda al futuro con un occhio al bilancio: “I costi d’iscrizione sono davvero popolari e rimasti  quasi immutati nel tempo –  ci ha spiegato Paolo Golser – il 60% della copertura economica della manifestazione è a carico della nostra associazione mentre il resto arriva da enti pubblici. Nonostante i tagli nei contributi ricevuti cinque anni fa siamo comunque riusciti a portare avanti il nostro progetto e guardiamo con fiducia alle prossime edizioni”.

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