Lo swing dei Free Shots venerdì 6 nello spazio dell'Inchiostro a Trento

di Fabio De Santi

L’onda modern swing dei Free Shots è pronta ad attraversare, questa sera alle 21, gli spazi del chiostro dell’ex Convento degli Agostiniani di Trento. La formazione ligure approda a Trento sull’onda del successo e dello scalpore suscitato dal loro ultimo singolo “Siamo tutti profughi” in cui si tocca un tema caldissimo di questa estate come quello legato ai migranti. “Siamo tutti profughi” nasce da una precisa idea della band come racconta all’Adige Giuditta Frigerio vocalist dei Free Shots: “Siamo tutti profughi si lega al nostro quotidiano in cui si viene bombardati da notizie sul tema dei migranti finendo quasi per esserne assueffati. Questo porta ad un’indifferenza che riteniamo triste e pericolosa verso un dramma come quello che colpisce altri esseri umani. La nostra canzone vuole invitare a prendere coscienza di questo problema e a non girarsi dall’altra parte. Ognuno nel suo piccolo può fare qualcosa in un Italia pervasa sempre più di odio, diffidenza e rancore”.

Ad accompagnare il brano, un videoclip girato all’interno del Museo del Mare Galata di Genova: “Abbiamo scelto – continua la cantante dei Free Shots - questo luogo per girare questa clip perché richiama un’altra idea legata alla canzone: un tempo eravamo i migranti che si recavano nelle Americhe affrontando viaggi spesso tragici come quelli che molti si trovano a vivere nel terzo millennio”. Il Galata di Genova raccoglie la memoria storica di quello che nei secoli è accaduto nel Mediterraneo: al suo interno è possibile leggere le numerose lettere che i nostri connazionali emigrati scrivevano ai loro famigliari una volta iniziato il viaggio verso le Americhe.

 

I Free Shots presenteranno a Trento il loro cd d’esordio “Vorrei tanto dir” per un live all’insegna di quello che amano definire come modern swing: “I nostri concerti – conclude Giudittta – sono una festa, per star bene grazie ad uno swing moderno che rende impossibile mantenere i piedi fermi grazie anche ad una serie di cover di brani che rivisitiamo come una “Despacito” rivestita, rigorosamente, di swing”.

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