Attività fisica e mentale per un cervello in salute

Attività fisica e mentale per un cervello in salute

di Daniele Orlandi

Ancora oggi il termine «demenza» evoca alla mente l’immagine di una persona sofferente e che fatica a riconoscere i familiari. Tuttavia, il morbo di Alzheimer fa riferimento ad un processo neurodegenerativo lento e graduale. Si stima che tra la comparsa dei primi sintomi (isolati deficit di memoria) e il raggiungimento dello stadio avanzato della malattia (caratterizzato da deficit cognitivi severi) passino mediamente 6/7 anni.

Sebbene non esista ancora un farmaco risolutivo, il funzionamento del cervello è sotto la lente d’ingrandimento degli scienziati di tutto il mondo con l’intento di sviluppare molecole capaci di bloccare la cascata amiloide. In questa complessa impresa, la ricerca ci dice che lo stile di vita influenza fortemente la salute del nostro cervello.

In particolare è stato riscontrato che la combinazione di attività fisica e mentale riesce a rallentare gli effetti dell’invecchiamento e a compensare la progressiva perdita di cellule neurali.

Da un’approfondita analisi degli studi fino ad oggi condotti, si evince che gli esercizi aerobici aiutano a preservare le strutture corticali e sottocorticali, mentre le attività intellettuali ne garantiscono la corretta funzionalità. Sulla base di queste scoperte è possibile quindi affermare che la sinergia tra attività fisica e mentale sia un’ottima strategia non farmacologica per la prevenzione e la cura della demenza.

Vi è una crescente consapevolezza che la malattia d’Alzheimer non può essere solo curata al momento della sua diagnosi, molto può e deve essere fatto prima che essa faccia la sua comparsa. Per questo motivo, la prevenzione è diventata la priorità della pratica clinica e che vede impegnata un team multidisciplinare, tra cui il neuropsicologo, figura professionale che si prende cura delle capacità cognitive (e.g.memoria, attenzione, concentrazione, capacità di ragionamento logico, etc) sia in ambito preventivo che di recupero del danno.

Il 13 e il 19 marzo sarà la settimana mondiale del cervello, un’iniziativa che punta a sensibilizzare la popolazione e diffondere una cultura di cura e attenzione ad un organo così importante, il cervello. La Settimana del cervello viene organizzata in concomitanza in 65 paesi del mondo e nasce dalla European Dana Alliance for the Brain (EDAB).

Consultando il sito di riferimento, invitiamo la cittadinanza a prendere parte agli eventi organizzati e contribuire alla divulgazione.

comments powered by Disqus