Disastro Juve: onorate la maglia!

Disastro Juve: onorate la maglia!

di Nicola Marchesoni

Un disastro. La Juventus perde a Napoli (2-1) la terza partita nelle prime sei giornate di campionato. Società allo sbando - sempre più profonda la frattura tra John Elkann ed Andrea Agnelli - e un allenatore che in altre epoche il bianconero lo avrebbe visto solamente in televisione.

Doveva essere un'annata di transizione, a sentire i nostri loquaci dirigenti, rischia di essere una delle più negative di sempre. Servirebbe uno scossone. Quale? Il licenziamento immediato dell'allenatore. Servono nuovi stimoli, nuove idee. Un Montella, Klopp, Claudio Gentile: basta con chi ha fatto bene vivendo di rendita su quello che gli aveva lasciato in eredità il predecessore. 

La partita del San Paolo era un esame importantissimo per i sempre più ex campioni d'Italia. Non andava fallito. La Juventus ne esce a pezzi, sotto tutti i punti di vista, in particolare quello psicologico. Il gol di Insigne e, successivamente, quello di Higuain sono state due pugnalate ad un leone morente. Fendenti fatali.

Pogba, pure lui in tono minore, e Dybala, puntualmente sostituito, ci hanno provato in tutti i modi a ribaltare il match, senza successo. L'anno scorso il numero 10 francese aveva accanto Pirlo, oggi Hernanes. A Milano, sponda Inter, stanno ancora ridendo per il bidone che ci hanno rifilato. Se uno come il brasiliano gioca nella squadra che un tempo fu di Zidane e di Platini, ecco per questo motivo tutti possono avere fiducia nel futuro e sperare di diventare Presidenti della Repubblica. 

Mercoledì c'è il Siviglia, la Champions è un'altra cosa. Lì, a Manchester, si è vista la Juve vera. Incrociamo le dita. 

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