Anthony Davis ci prova, San Antonio ci crede

Anthony Davis ci prova, San Antonio ci crede

di Giorgio Lacchin

Cleveland ha battuto i Los Angeles Clippers e il suo bilancio contro le squadre dell’Ovest è di 24 vittorie e 6 sconfitte nelle ultime 30 partite. Peccato che contro Golden State (due volte) e San Antonio (una volta) quest’anno abbia sempre perso. Non è un buon segno, dato che per vincere il titolo Nba bisognerà molto probabilmente fare i conti con l’una o l’altra.

A proposito «dell’altra»: San Antonio ha vinto la dodicesima di fila - contro Phoenix (di 28 punti) - e nessun giocatore è rimasto sul parquet più di 29 minuti. Occhio al minutaggio «concesso» da Popovich ai titolari: Leonard e Aldridge 22’, Green 13’, Duncan e Parker... a riposo! Tra i panchinari si sta mettendo in mostra il 27enne serbo Boban Marjanovic. Boban è alla prima stagione nell’Nba, è alto due metri e 21 e pesa 131 chili. L’anno scorso giocava nella Stella Rossa Belgrado. Contro Phoenix ha segnato 17 punti e preso 13 rimbalzi in 22 minuti.

Andre Drummond (Detroit), dalla lunetta, dopo la valanga di errori contro Houston (23, record assoluto), ha messo assieme un onorevole 3/5 contro New Orleans. I Pelicans hanno avuto pietà: niente fallo sistematico, e sono stati premiati con la vittoria. È la loro quarta nelle ultime cinque partite (15-27 il bilancio totale): Anthony Davis e compagni stanno cercando di uscire dalla fossa in cui si sono cacciati con una prima parte di stagione da incubo, complici anche gli infortuni. Raggiungere i playoff sembra comunque un’impresa difficilissima.

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Interessante quel che sta succedendo a Sacramento: quarto successo consecutivo (settimo negli ultimi dieci incontri) e ottavo posto ad Ovest con un bilancio di 19 vittorie e 23 sconfitte. L’ultima vittoria contro la quotata Atlanta, e il protagonista è stato il solito Cousins con 24 punti, 15 rimbalzi e 5 assist. Ma la cosa ancor più interessante è che nelle ultime due partite l’allenatore dei Kings, George Karl, ha inserito nel quintetto di partenza la matricola Willie Cauley-Stein, 22enne, sesta scelta assoluta all’ultimo Draft; un 2 metri e 16 che in difesa sa già il fatto suo. Ebbene, in queste due partite l’ex centro di Kentucky ha messo assieme 24 punti e 21 rimbalzi in 59 minuti scarsi (più 4 «rubate» e 2 stoppate).

I tifosi hanno scelto. I quintetti di partenza del prossimo All Star Game (Toronto, 14 febbraio) saranno così composti: per l’Est, LeBron James, Paul George, Carmelo Anthony, Dwyane Wade e Kyle Lowry; per l’Ovest, Kobe Bryant, Kevin Durant, Kawhi Leonard, Stephen Curry e Russell Westbrook. Le «riserve» saranno scelte dai trenta allenatori Nba.

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