San Antonio, rincalzi di lusso

San Antonio, rincalzi di lusso

di Giorgio Lacchin

Il big match tra San Antonio e Cleveland vinto in casa propria dagli Spurs, in rimonta (99-95), ha evidenziato la «profondità» del roster a disposizione di Gregg Popovich e del suo «vice» Ettore Messina. Le «riserve» degli Spurs hanno realizzato 35 punti, quelle dei Cavaliers appena 12.

La firma sulla partita non l’ha messa il tanto atteso Leonard (e neppure Parker, nonostante i 24 punti) ma David West, 35enne arrivato l’estate scorsa, alla chetichella, da Indiana. West ha segnato 13 punti e preso 5 rimbalzi e nei 18 minuti in cui è rimasto sul parquet gli Spurs hanno sopravanzato i Cavaliers di 16 punti (il famigerato «plus/minus» che per Leonard, tanto per dire, è un misero «-5»). West è un 2 metri e 6 con la mano morbidissima dai 4/5 metri, che in attacco sa raccattare preziosi rimbalzi. Farà molto comodo.

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Dopo la sconfitta nella finale Nba 2015, Cleveland ha puntato anch’essa ad allungare la panchina ma sono arrivati «soltanto» Mo Williams (33enne, guardia, da Charlotte), Jared Cunningham (24enne, guardia, dai Los Angeles Clippers) e Richard Jefferson (35enne, ala, da Dallas). Nessuno di loro sembra in grado di incidere ad altissimo livello come stanno facendo, a turno, West e LaMarcus Aldridge, l’altro grande acquisto di San Antonio.

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